Ashgabat, niente amnistia per i Testimoni di Geova
Ashgabat (AsiaNews/F18) – Essere obiettori di coscienza e rifiutare il servizio militare è un crimine tanto grave da non essere compreso nell’amnistia, in Turkmenistan. Rimangono in carcere i 5 Testimoni di Geova detenuti da mesi e 4 di loro sono anche stati condannati a un mese in cella di isolamento.
Il presidente Gurbanguly Berdymukhammedov per il 9 maggio, avversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, ha proclamato un’amnistia generale. Ma amici dei detenuti hanno denunciato all’agenzia Forum 18 che i Testimoni di Geova (TdG) sono rimasti in carcere, dove scontano la condanna inflitta lo scorso dicembre a 2 anni di carcere.
F18 ha denunciato che i 5 obiettori scontano la condanna in un regime di carcere molto duro e di lavoro obbligatorio, nella orientali città di Seydi. Lo scorso novembre-dicembre 4 di loro – Shadurdi Ushotov, Akmurat Egendurdiev e i fratelli Sakhetmurad e Mukhammedmurad Annamamedov - sono stati visitati da pubblici funzionari, non meglio qualificatisi, che hanno rivolto loro domande. Subito dopo sono stati mandati in cella di punizione per 3 giorni e, in seguito, sono stati condannati a un mese in cella di isolamento.
I 4 possono ricevere le visite dei parenti, ma la polizia ha sequestrato loro le Bibbie e qualsiasi testo religioso.
Altri 2 TdG – Zafar Abullaev e Dovrai Kushmanov - sono stati condannati a 2 anni di carcere perché obiettori di coscienza ma con la pena sospesa e hanno restrizioni alle loro attività e spostamenti. Anche a loro l’amnistia non è stata applicata.
I TdG rifiutano il servizio militare perché la loro fede rifiuta la guerra ma sono pronti a prestare un servizio non-militare. Ma il Turkmenistan ha sempre rifiutato di ammettere alternative al servizio militare di due anni, obbligatorio per tutti i giovani. L’art. 219 del codice penale punisce il rifiuto del servizio militare in tempo di pace con fino a 2 anni di carcere. Il 10 maggio il Parlamento (Mejlis) ha approvato una modifica del codice penale con l’eliminazione di molti reati, ma l’art. 219 non è stato toccato.