18/07/2004, 00.00
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Ascoltare la parola di Dio è la cosa più importante della vita

Castel Gandolfo (AsiaNews) - Ascoltare la Parola di Dio è la cosa più importante nella nostra vita e il tempo di vacanze è un tempo propizio per riscoprire il primato della vita interiore. Abbronzato, in buona forma, anche se leggendo lentamente, Giovanni Paolo II è da oggi a Castel Gandolfo, al termine della (troppo breve) vacanza in Val d'Aosta,alla quale ha rivolto un pensiero, così come lo ha rivolto agli abitanti della cittadina laziale che da ieri lo "ospitano".

Un incontro in clima festoso, scandito dalle grida di saluto e dai canti di gruppi polacchi, francesi e spagnoli, oltre che, naturalmente, italiani, reso più "familiare" dalla presenza più vicina del Papa, seduto nel cortile e non affacciato alla finestra.

"Sono rientrato ieri – ha detto rivolgendosi ai fedeli che riempivano il cortile interno della villa di Castel Gandolfo - dal breve soggiorno in Valle d'Aosta, e oggi l'appuntamento dell'Angelus mi offre subito l'opportunità di salutare tutti voi qui presenti. In questa domenica-ha proseguito - la liturgia ripropone alla nostra meditazione l'episodio evangelico della sosta di Gesù nella casa di Marta e Maria. Mentre Marta è tutta presa dalle faccende domestiche, Maria sta seduta ai piedi del Maestro e ascolta la sua parola. Cristo afferma che Maria "si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta" . Ascoltare la Parola di Dio è la cosa più importante nella nostra vita".

"Cristo – ha poi sottolineato - è sempre in mezzo a noi e desidera parlare al nostro cuore. Lo possiamo ascoltare meditando con fede la Sacra Scrittura, raccogliendoci nella preghiera privata e comunitaria, soffermandoci in silenzio davanti al Tabernacolo, dal quale Egli ci parla del suo amore. Specialmente alla domenica, i cristiani sono chiamati ad incontrare e ascoltare il Signore. Ciò avviene nel modo più pieno mediante la partecipazione alla Santa Messa, nella quale Cristo imbandisce per i fedeli la mensa della Parola e del Pane di vita. Ma altri momenti di preghiera e riflessione, di riposo e fraternità possono utilmente concorrere a santificare il giorno del Signore".

"Quando, per l'azione dello Spirito Santo, - ha detto infine - Dio prende dimora nel cuore del credente, diviene più facile servire i fratelli. Così è avvenuto in modo singolare e perfetto in Maria Santissima. A Lei affidiamo questo periodo di vacanze, affinché sia valorizzato come tempo propizio per riscoprire il primato della vita interiore".

Dopo la recita della preghiera mariana, Giovanni Paolo II si è rivolto si suoi "coabitanti per dirsi "lieto di ritrovarmi in mezzo a voi, carissimi cittadini di Castel Gandolfo, e vi ringrazio per la vostra accoglienza, sempre tanto calorosa". Egli ha quindi rivolto un saluto al cardinale Segretario di Stato Angelo Sodano, titolare della diocesi di Albano, ai vescovi mons. Agostino Vallini e mons. Paolo Gillet, al parroco e ai suoi collaboratori, al sindaco e alle altre autorità municipali, al direttore e al personale delle Ville, e a tutti i "cari Castellani".

"Saluto infine con affetto – ha concluso - i pellegrini di lingua italiana, augurando a tutti una buona domenica".

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