03/03/2006, 00.00
Filippine
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Arroyo decreta la fine dello stato di emergenza

Dopo una settimana di indagini, il governo ha messo in stato di accusa per "ribellione e tentata sovversione dell'ordine costituito" 16 membri dell'opposizione politica e militare.

Manila (AsiaNews/Agenzie) – Gloria Macapagal-Arroyo, presidente delle Filippine, ha dichiarato oggi la fine dello stato d'emergenza nazionale proclamato una settimana fa per fermare un presunto colpo di Stato teso a rovesciarla.

"Da questo momento – ha detto la Arroyo alla televisione nazionale – ritiro lo stato d'emergenza. Dopo una settimana, possiamo dire di aver fermato questa cospirazione: è il momento di tornare al giusto incarico all'interno della società". "Sono convinta – ha concluso – che abbiamo restaurato la normalità nel Paese".

La Arroyo ha proclamato l'emergenza nazionale venerdì scorso per "fermare l'alleanza fra ribelli comunisti e militari in cerca d'avventura che si sono messi d'accordo per cacciarmi". In questa settimana "molti sovversivi, alcuni soldati e poliziotti sono stati arrestati".

Nei giorni scorsi le autorità hanno ordinato l'arresto di tre ufficiali di alto grado delle Forze armate e di un ufficiale di polizia - "le cui unità erano coinvolte nella preparazione del colpo di Stato" - ed hanno proibito ogni forma di manifestazione pubblica.

Secondo il decreto che rende effettiva la fine dello stato d'emergenza, il governo ha formalmente messo in stato di accusa per "ribellione e tentata sovversione dell'ordine costituito" 16 membri dell'opposizione, fra cui il carismatico ex colonnello dell'Esercito Gregorio "Gringo" Honasan, al momento scomparso.

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