Arroyo decreta la fine dello stato di emergenza
Dopo una settimana di indagini, il governo ha messo in stato di accusa per "ribellione e tentata sovversione dell'ordine costituito" 16 membri dell'opposizione politica e militare.
Manila (AsiaNews/Agenzie) Gloria Macapagal-Arroyo, presidente delle Filippine, ha dichiarato oggi la fine dello stato d'emergenza nazionale proclamato una settimana fa per fermare un presunto colpo di Stato teso a rovesciarla.
"Da questo momento ha detto la Arroyo alla televisione nazionale ritiro lo stato d'emergenza. Dopo una settimana, possiamo dire di aver fermato questa cospirazione: è il momento di tornare al giusto incarico all'interno della società". "Sono convinta ha concluso che abbiamo restaurato la normalità nel Paese".
La Arroyo ha proclamato l'emergenza nazionale venerdì scorso per "fermare l'alleanza fra ribelli comunisti e militari in cerca d'avventura che si sono messi d'accordo per cacciarmi". In questa settimana "molti sovversivi, alcuni soldati e poliziotti sono stati arrestati".
Nei giorni scorsi le autorità hanno ordinato l'arresto di tre ufficiali di alto grado delle Forze armate e di un ufficiale di polizia - "le cui unità erano coinvolte nella preparazione del colpo di Stato" - ed hanno proibito ogni forma di manifestazione pubblica.
Secondo il decreto che rende effettiva la fine dello stato d'emergenza, il governo ha formalmente messo in stato di accusa per "ribellione e tentata sovversione dell'ordine costituito" 16 membri dell'opposizione, fra cui il carismatico ex colonnello dell'Esercito Gregorio "Gringo" Honasan, al momento scomparso.
02/09/2005