02/08/2007, 00.00
CINA - VATICANO
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Arresti e isolamento di sacerdoti: la risposta dei governi locali alla Lettera del Papa

Gli arresti e i controlli hanno bloccato tutte le attività estive delle comunità sotterranee. Ai familiari è proibito visitare i prigionieri. Il disegno sembra essere quello di ridurre “all’obbedienza” all’Associazione Patriottica tutti i fedeli delle comunità non ufficiali.

Roma (AsiaNews) – Almeno 11 sacerdoti della chiesa sotterranea sono in arresto in diverse regioni della Cina. Fonti di AsiaNews affermano che dal maggio scorso le loro condizioni si sono aggravate a causa della Lettera del Papa ai fedeli cinesi.

Nell’Hebei, Zhejiang e Mongolia Interna tutte le attività della chiesa sotterranea, non riconosciuta dal governo, sono state bloccate. Durante l’estate i sacerdoti dedicano tempo a raduni e catechesi di ragazzi e adulti, ma il controllo della polizia e gli arresti di diversi sacerdoti, hanno reso impossibile gli incontri.

Gli ultimi arresti sono avvenuti lo scorso 24 luglio, nella regione di Ximeng (Mongolia Interna): tre sacerdoti dell’Hebei sono stati arrestati dalle forze di sicurezza. Si tratta di p. Liang Aijun, 35 anni; Wang Zhong, 41 anni; Gao Jinbao, 34 anni. Secondo fonti di AsiaNews, i tre si trovavano in Mongolia per missione.

Nell’Hebei, il p. Cui Tai, 50 anni, è stato arrestato nella contea di Zhuolu.

Fonti locali di AsiaNews affermano che questa serie di arresti è “una risposta dei governi locali alla Lettera del papa”. Le fonti notano infatti un indurimento della polizia e dell’Associazione Patriottica proprio in corrispondenza dell’uscita della Lettera, fissata per la Pentecoste del 27 maggio (e poi distribuita il 30 giugno).

Settimane prima della Pentecoste, la polizia ha decretato l’isolamento di diversi sacerdoti dell’Hebei che sono ai lavori forzati proibendo ai parenti di poterli visitare. Secondo tali fonti, nell’Hebei vi sono 6 sacerdoti che stanno scontando pene da uno a 3 anni per attività religiose illegali. Fino allo scorso maggio i parenti potevano andare a trovarli portando cibo e biancheria.

Un indurimento è registrato anche nel Zhejiang. Il sacerdote Jiang Sunian, cancelliere della diocesi di Wenzhou, a cui era stato promesso una liberazione anticipata per motivi di salute, dovrà rimanere in prigione fino alla scadenza della pena, cioè fino alla fine di agosto 2007. P. Jiang era stato arrestato nell’agosto scorso per aver falsificato il suo passaporto e poter andare in pellegrinaggio a Roma.

Secondo alcuni sacerdoti locali, le violenze contro la Chiesa sotterranea mostrano il disprezzo delle autorità cinesi verso le aperture amichevoli e coraggiose di Benedetto XVI al governo cinese. Essi ricordano che anche nel ’99, in occasione di alcuni dialoghi fra Cina e Vaticano su possibili rapporti diplomatici, vi sono stati arresti e indurimenti. Un documento segreto del Partito comunista, del 17 agosto 1999, decretava che “qualunque sia il futuro delle relazioni sino-vaticane” occorreva ridurre all’obbedienza la Chiesa sotterranea, attraverso una rieducazione a cura dell’Associazione Patriottica. Il documento affermava che a chi rifiuta la rieducazione “verrà negato ogni diritto di svolgere attività come prete”. I responsabili di sommosse o azioni illegali [come celebrare la messa in luoghi non registrati, o nelle case; fare processioni senza permesso, ecc.] “saranno trattati severamente dall’autorità poliziesca”.

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