Arrestato mons. Giulio Jia Zhiguo: voleva diffondere la Lettera del Papa
Roma (AsiaNews) – Mons. Giulio Jia Zhiguo, vescovo sotterraneo di Zhengding (Hebei) è stato arrestato stamane per impedirgli di diffondere la Lettera del Papa e organizzare incontri di spiegazione della stessa ai suoi fedeli.
Fonti di AsiaNews confermano che stamane alle 9 (ora di Pechino) alcuni poliziotti e membri dell’Ufficio affari religiosi hanno arrestato il vescovo e lo hanno portato in un luogo sconosciuto.
Il vescovo, non riconosciuto dalle autorità governative, si apprestava a scrivere una lettera pastorale e ad organizzare incontri coi fedeli della sua diocesi per spiegare la Lettera che Benedetto XVI ha scritto ai cattolici della Cina.
La Lettera del pontefice, pubblicata lo scorso 30 giugno, pur con profondo rispetto verso le autorità cinesi, esige la piena libertà religiosa per la comunità cristiana e condanna l’ingerenza di organizzazioni politiche nella vita della Chiesa, con esplicito riferimento all’Associazione Patriottica (Ap), il cui scopo è edificare una Chiesa nazionale, separata dalla Santa Sede.
A conferma del carattere “anti-papale” dell’arresto, i membri dell’Ap hanno affisso sulla residenza di mons. Jia e sull’edificio che funge da luogo di riunione, il sigillo di appartenenza all’Associazione, rifiutato dal vescovo e dai fedeli.
Finora il governo cinese ha risposto in modo stranamente sobrio alla Lettera del Papa. L’Ap ha invece bloccato i siti che contengono il testo del documento pontificio e ha proibito la diffusione della Lettera. In più, ha fatto arrestare alcuni sacerdoti e indurito le loro condizioni di detenzione. Secondo fonti di AsiaNews almeno 11 sacerdoti sono in arresto in diverse regioni della Cina.
La diocesi di Zhengding, a 270 km a sud di Pechino, raduna circa 110 mila fedeli della Chiesa sotterranea.
Mons. Giulio Jia Zhiguo, 73 anni, ha passato più di 15 anni in prigione. Dal 1980, da quando è vescovo sotterraneo, subisce di continuo arresti e sequestri durante i quali è sottoposto a sessioni politiche (lavaggi del cervello) perché accetti di sottomettersi all’Associazione Patriottica. L’ultimo suo sequestro era avvenuto il 5 giugno scorso. Il vescovo era stato poi rilasciato il 22 giugno scorso.