Arrestato Liu Xianbin per avere chiesto rispetto dei diritti umani
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Di nuovo in carcere l’attivista pro-diritti Liu Xianbin, arrestato il 28 giugno a Suining (Sichuan) per “istigazione alla sovversione contro il potere statale”. Liu ha scontato 10 anni dal 1999 per “sovversione contro il potere statale” ed è stato rilasciato da circa un anno nel novembre 2008.
Renee Xia, direttore del gruppo Chinese Human Rights Defenders, spiega che Liu, nonostante l’ingiusta carcerazione, “dal suo rilascio ha ripreso a promuovere i diritti umani e la democrazia ed è diventato un’importante figura tra gli attivisti in Sichuan. Con il suo arresto… il governo dimostra un crescente nervosismo per la situazione nella provincia”. Ben 14 poliziotti lo hanno arrestato e gli hanno anche perquisito casa sequestrando computer, carta di credito e documentazione relativa agli articoli pubblicati da Liu su siti internet esteri. Il giorno dopo funzionari della Sicurezza hanno maltrattato e minacciato la moglie e la figlia di 13 anni andando a trovarla a scuola.
Saputo dell’arresto, centinaia di internauti hanno sottoscritto una lettera aperta che denuncia la detenzione di Liu e ne chiede l’immediato rilascio. Il noto avvocato Chen Mingxian è andato a Suining per assumerne la difesa.
Chrd spiega che Liu è accusato di avere scritto articoli su diritti umani e democrazia, preso contatti con altri democratici e difensori dei diritti divenendo anche uno degli originari 303 firmatari del documento Carta 08 pubblicato nel dicembre 2008 per chiedere più democrazia e rispetto dei diritti. Questo potrebbe essere considerato reato in quanto la condanna del 1999 comprende 3 anni di privazione dei diritti politici dopo la liberazione.
Liu ha partecipato alle proteste del movimento democratico del 1989 e per questo nel 1992 è stato condannato a 2 anni e mezzo di carcere. Dopo il rilascio ha proseguito la sua battaglia per la quale ha scontato gli altri 10 anni di carcere.
Pechino cerca di far tacere con carcere e persecuzioni chi chiede democrazia e rispetto dei diritti. Chrd denuncia che il 29 giugno scorso Liao Meizhi è stata internata in ospedale psichiatrico a Qianjiang (Hubei) da quando l’11 febbraio ha cercato di presentare una petizione al governo cittadino. Liao, che era col marito e la cognata, è stata portata via e da allora si erano perse notizie. E’ già stata internata in ospedale psichiatrico per avere fatto petizioni.
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