Arrestato Khieu Samphan, ex presidente della Cambogia maoista
E’ il quinto uomo della cerchia ristretta di Pol Pot ad essere privato della libertà dal tribunale sui “Campi della morte” sostenuto dall’Onu. Ancora non definite le accuse contro di lui, che nega di aver mai preso parte ai massacri comunisti.
Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) - La polizia cambogiana ha arrestato oggi l’ex presidente dei Khmer Rossi, Khieu Samphan, appena uscito da un ospedale statale dove era stato ricoverato la scorsa settimana per un inizio di infarto. Samphan è il quinto uomo della cerchia ristretta di Pol Pot ad essere privato della libertà dal tribunale sui “Campi della morte” sostenuto dall’Onu.
Il capo della guerriglia, 76 anni, è stato portato dall’ospedale della capitale alla sua casa, che si trova nell’ex roccaforte dei Khmer Rossi a Pailin, al confine con la Thailandia. Reach Sambath, portavoce del tribunale centrale cambogiano, ha confermato: “Khieu Samphan, ex presidente della Kampuchea democratica [il nome della Cambogia durante la dittatura comunista ndr] è stato arrestato”.
Khieu Samphan, uno stretto collaboratore di Pol Pot, ha negato di essere a conoscenza delle atrocità commesse dagli Khmer Rossi dal 1975 al 1979. In questo periodo, si stima che circa 1,7 milioni di persone siano state uccise in esecuzioni o siano morte per torture, fame e malattie sotto il regime rivoluzionario ultra-maoista.
Al momento, non è ancora chiaro quali accuse dovrà affrontare il leader maoista: gli investigatori lo incontreranno nella serata di oggi. Nel frattempo, Samphan ha nominato il suo difensore: l’avvocato francese Jacques Verges, che ha difeso nel corso della sua carriera diverse persone accusate di terrorismo ed un leader nazista.
Vedi anche
Leader dei Khmer Rossi condannati all’ergastolo per genocidio
16/11/2018 08:37
16/11/2018 08:37