Armeni: prima messa dopo un secolo nella chiesa del quartiere di Hrant Dink
A Malatya la chiesa di Üç Horan era chiusa dal 1915 ed era in condizioni fatiscenti. Ai lavori di ristrutturazione ha contribuito anche l’amministrazione locale stanziando fondi pubblici. Il luogo di culto sorge nell'area in cui è cresciuto il compianto giornalista, ucciso nel 2007. Al suo interno verranno celebrate messe, matrimoni e battesimi, ma sarà anche un centro culturale.
Istanbul (AsiaNews) - La comunità cristiana armena ha festeggiato la celebrazione della prima messa dopo 106 anni nella chiesa di Malatya, che sorge nel quartiere in cui è cresciuto il compianto giornalista Hrant Dink, assassinato davanti alla sede di Agos nel gennaio 2007. La cerimonia ufficiale di riapertura al culto si è tenuta il 28 agosto scorso alla presenza del patriarca armeno in Turchia Sahak Maşalyan, del vescovo metropolita di Sahak Maşalyan Ğriğoriyos Melki Ürek, del vice-patriarca e di numerose autorità religiose e civili delle province circostanti.
Chiusa dal 1915, la chiesa di Üç Horan sorge nella provincia orientale di Malatya; per oltre un secolo è stata inaccessibile ai fedeli e la struttura in condizioni fatiscenti, tanto da farne temere un crollo. Ad eseguire i lavori di ristrutturazione l’organizzazione HAY-DER (Malatya Armenians Association), con base a Malatya, che ha saputo riportare agli antichi fasti il santuario e il battistero.
Da oggi la comunità cristiana armena locale potrà celebrare al suo interno funzioni religiose fra cui messe, battesimi e matrimoni. Nei giorni in cui non viene utilizzata come luogo di culto, essa viene riconvertita a centro culturale. All’opera di restauro ha contribuito l’amministrazione locale, stanziando fondi pubblici. Nel suo intervento, il patriarca Maşalyan ha definito la riapertura “una pietra miliare per questa regione” e per gli armeni in particolare “una giornata di grande festa”.
Nuran Gezdirici, presidente della Malatya Philanthropist Armenians Culture and Solidarity Association, dice di provare “grande orgoglio” per la restituzione al culto di “Üç Horan, o Taş Horan come la chiamano i nostri vicini musulmani”. La leader armena ha quindi reso omaggio alla memoria del giornalista Hrant Dink che “è cresciuto a due vie di distanza dalla chiesa”.
Alla prima celebrazione dopo oltre 100 anni sono intervenuti esponenti delle comunità armene di tutta la Turchia, per un giorno di festa dopo alcuni episodi recenti di emarginazione o attacchi, ultimo dei quali la profanazione di tombe e lapidi di un cimitero nella provincia di Van. Dopo l’ inaugurazione di sabato 28, ieri i vertici ecclesiastici hanno celebrato la prima liturgia domenicale.
26/04/2016 08:21
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