Approvate migliaia di nuove case per i coloni israeliani nei territori occupati
Eli Yshav, ministro degli Interni, ha dato il via a 1600 nuove unità abitative a Ramat Shlomo, a Gerusalemme est; e altre il permesso per altre 2700 è previsto all’inizio della prossima settimana. L’ira palestinese, la debole risposta degli Stati Uniti.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Eli Yshav, il ministro degli Interni israeliano, ha dato ieri la sua approvazione finale a un progetto per 1600 nuove unità abitative per i coloni nella parte occupata di Gerusalemme est. La notizia è stata data dal portavoce del ministero, Roi Lachmanovic. All’inizio della settimana prossima il ministero dara l’autorizzazione per altre 2700 case, sempre in zone occupate da Israele. La decisione è stata presa qualche settimana prima che l'Autorità palestinese chieda alle Nazioni unite il riconoscimento di uno Stato palestinese, in un momento in cui i colloqui diretti fra le due parti sono in stallo.
Yshav, membro del partito ultra-ortodosso Shas, “ha dato l’approvazione a 1600 case a Ramat Shlomo, e ne approverà altre 2000 a Givat Hamatos e 700 a Pisgat Zeev” ha dichiarato Roi Lachmanovic, che ha aggiunto che le ragioni sono “economiche, non politiche”, facendo riferimento alle manifestazioni dei giorni scorsi in Israele contro il caro-casa e il caro-vita.
Saeb Erekat, Capo negoziatore palestinese, ha criticato la scelta del governo: “Condanniamo con forza questa nuova decisione israeliana”. Erekat ha chiesto con urgenza agli Stati Uniti “di riconsiderare la loro posizione di rifiuto della mossa palestinese di andare all’Onu per il riconoscimento di uno Stato. Chiediamo al presidente Obama di appoggiare questa iniziativa, perché è la sola via di preservare la soluzione dei due Stati”. Gli insediamenti sono considerati illegali in base alla legge internazionale. Israele ha occupato la Cisgiordania nel 1967 e ha annesso Gerusalemme est, una mossa non riconosciuta dalla comunità internazionale.
La Casa Bianca e il Dipartimento di Stato Usa hanno espresso un blando rimprovero affermando che “la nostra posizione non è cambiata, e cioè esortiamo le parti a non compiere azioni che rendano più difficile incontrarsi e negoziare” ha dichiarato il portavoce presidenziale Jay Carney. La settimana scorsa il ministro degli Interni ha approvato la costruzione di 900 nuove case a Har Homa, a Gerusalemme est, vicino a Betlemme. (05/08/2011 11:38 Altre 900 case per i coloni israeliani a Gerusalemme est).
Yshav, membro del partito ultra-ortodosso Shas, “ha dato l’approvazione a 1600 case a Ramat Shlomo, e ne approverà altre 2000 a Givat Hamatos e 700 a Pisgat Zeev” ha dichiarato Roi Lachmanovic, che ha aggiunto che le ragioni sono “economiche, non politiche”, facendo riferimento alle manifestazioni dei giorni scorsi in Israele contro il caro-casa e il caro-vita.
Saeb Erekat, Capo negoziatore palestinese, ha criticato la scelta del governo: “Condanniamo con forza questa nuova decisione israeliana”. Erekat ha chiesto con urgenza agli Stati Uniti “di riconsiderare la loro posizione di rifiuto della mossa palestinese di andare all’Onu per il riconoscimento di uno Stato. Chiediamo al presidente Obama di appoggiare questa iniziativa, perché è la sola via di preservare la soluzione dei due Stati”. Gli insediamenti sono considerati illegali in base alla legge internazionale. Israele ha occupato la Cisgiordania nel 1967 e ha annesso Gerusalemme est, una mossa non riconosciuta dalla comunità internazionale.
La Casa Bianca e il Dipartimento di Stato Usa hanno espresso un blando rimprovero affermando che “la nostra posizione non è cambiata, e cioè esortiamo le parti a non compiere azioni che rendano più difficile incontrarsi e negoziare” ha dichiarato il portavoce presidenziale Jay Carney. La settimana scorsa il ministro degli Interni ha approvato la costruzione di 900 nuove case a Har Homa, a Gerusalemme est, vicino a Betlemme. (05/08/2011 11:38 Altre 900 case per i coloni israeliani a Gerusalemme est).
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