Appello dei vescovi dello Sri Lanka per le vittime della guerra
Colombo (AsiaNews) – Forte denuncia delle continue sofferenze di migliaia di sfollati a causa del decennale conflitto tra esercito e ribelli delle Tigri Tamil (Ltte) in un comunicato della Conferenza episcopale dello Sri Lanka (Cbcsl). diffuso al termine di una riunione tenutasi lo scorso 22 settembre.
Il documento – sottoscritto da mons. Vianney Fernando, presidente della Cbcsl e dal segretario generale mons. Norbert Andradi – apprezza “gli sforzi” compiuti dal governo per assicurare “cibo e beni di prima necessità ai rifugiati”, ma ricorda anche la condizione di “migliaia di persone costrette a vivere sotto gli alberi” e denuncia come in molti casi “gli aiuti non arrivino ai destinatari”. “I problemi nei trasporti – affermano i vescovi – causano enormi difficoltà nella consegna delle merci fra cui cibo, medicine, carburante. I bambini non possono andare a scuola, molti innocenti sono morti a causa dei bombardamenti”.
La Conferenza episcopale invita le parti in lotta – esercito governativo e Ltte – a “rispettare la vita dei civili” e chiede ai rappresentanti delle Tigri Tamil di garantire un corridoio umanitario “ai profughi” perché possano essere trasferiti “in zone del Paese più sicure”. “Chiediamo che le leggi sui diritti umani – ribadiscono i vescovi – vengano rispettate da tutti, e che luoghi pubblici come scuole, ospedali e chiese non siano coinvolte nei combattimenti”.
I vescovi concludono il documento sottolineando che una “pace duratura” può essere raggiunta solo attraverso un “accordo politico” che riconosca “dignità umana e piena uguaglianza fra i cittadini”, a qualunque etnia essi appartengano.