Appello a Obama: ‘Chieda al presidente vietnamita maggiore libertà per il popolo’
Hanoi (AsiaNews) - Una lettera aperta, firmata da 10mila vietnamiti, chiede al presidente Barack Obama di "intervenire presso il presidente di Hanoi, Trương Tấn Sang, affinché rilasci tutti i prigionieri di coscienza incarcerati e rispetti le aspirazioni democratiche del popolo vietnamita". La lettera è stata inviata alla Casa Bianca il giorno prima dell'arrivo del leader vietnamita negli Stati Uniti dove - su invito proprio di Obama - si tratterrà per 3 giorni.
Hanoi spera di ottenere un accordo militare con gli Stati Uniti nell'ambito delle contese marittime che nell'ultimo anno si sono verificate nei mari orientali e che hanno visto contrapporsi Cina, India, Giappone, Corea del Sud, Filippine, Taiwan e lo stesso Vietnam. Il governo spera di ottenere il via libera americano per l'ingresso nel Tpp, l'accordo di partnership trans-pacifico.
Prima di concedere questo permesso, scrivono i firmatari della lettera aperta, "il governo vietnamita deve rilasciare gli almeno 120 attivisti politici che si trovano nelle sue carceri e dare garanzie di un percorso verso la piena democrazia e la libertà religiosa nel Paese". Fra i prigionieri politici vi sono diversi cattolici, che negli ultimi mesi hanno lanciato digiuni e proteste pacifiche per portare alla luce l'ingiustizia delle loro condanne.
Anche se Washington ha tenuto una politica ondivaga nei confronti di Hanoi - a volte inserita negli Stati "preoccupanti" per le sue violazioni alla libertà religiosa, altre volte lasciata da parte - l'ambasciatore Usa David Shear condivide la richiesta della lettera: "Chiedere diritti umani e democrazia è compito non solo degli Stati Uniti, ma di tutte le nazioni occidentali che vogliono migliorare la cooperazione economica con il Vietnam. Da sempre critichiamo la posizione del governo riguardo i diritti umani e la libertà religiosa".