12/09/2007, 00.00
HONG KONG - CINA
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Anson Chan: voglio che “la gente possa modellare il suo destino”

Dopo la candidatura per le elezioni, la Chan spiega che occorre dar voce al desiderio di democrazia della popolazione. Presenterà proposte sul suffragio universale per un dialogo con Pechino. Le critiche al governo locale. Reazioni caute del governo centrale e delle forze che lo appoggiano.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – A Hong Kong “ho visto che la democrazia è stata più volte rinviata e la gente si scoraggia. Voglio che la popolazione possa modellare il proprio destino, ma tutto dipende da chi parla per lei. Per questo sono giunta alla decisione” di candidarmi. Così Anson Chan Fang On-sang spiega la scelta di concorrere alle elezioni di dicembre per il Consiglio legislativo (Legco).

Al South China Morning Post la Chan ripete che “è un’occasione irripetibile” per la città e spiega che presenterà una piattaforma di proposte per la riforma costituzionale e il suffragio universale, quale suo programma da parlamentare. Piattaforma che ritiene necessaria anche per una collaborazione proficua con Pechino, con cui cerca il dialogo. Dice che ha avvertito il governo centrale della sua decisione “tramite vie informali”, anche se “forse Pechino avrebbe preferito che non mi facessi avanti”. Annuncia che concorrerà come indipendente e che, se eletta, vuole collaborare con tutte le forze democratiche.

L’ex Segretario generale della regione, prima con i britannici e poi con Pechino, è critica verso il Capo esecutivo di Hong Kong, che vorrebbe vedere “sostenere con più forza il principio ‘un Paese, due sistemi’ [cardine della minicostituzione locale] e operare come filtro e via di comunicazione" con Pechino.

Gli abitanti di Hong Kong vogliono giungere al suffragio universale, come Pechino si è impegnata quando la Gran Bretagna le ha restituito la zona, ma tutti ritengono importante il modo in cui il governo locale presenterà le richieste della popolazione. Di fatto, le proposte di riforma costituzionale presentate dal governo già prevedono rinvii di anni per ogni cambiamento.

Caute le reazioni di Pechino, il cui portavoce si limita a dire che la Chan ha diritto a presentarsi.

Non si sbilancia nemmeno Regina Ip Lau Suk-yee, ex segretario a Hong Kong per la Sicurezza e probabile antagonista della Chan, candidato ben visto da Pechino che si limita a ripetere “che sto considerando con attenzione se presentarmi”. Con lei si dovrebbe schierare l’Alleanza democratica per il miglioramento e il progresso di Hong Kong il cui presidente, Tam Yiu-chung, già si dice “pronto a una dura battaglia elettorale”.

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