Annullata festa indù: epidemia di dissenteria uccide centinaia di persone
Kathmandu (AsiaNews) – I nepalesi indù delle regioni occidentali non hanno potuto celebrare l’annuale grande festa del Rakshya Bandhan (“Sacro Filo”), per un’epidemia di dissenteria che ha già causato centinaia di morti. Il governo parla di oltre 240 morti, ma i gruppi di volontari dicono che sono almeno 500 e che l’epidemia non si ferma.
Il dottor Bal Krishna Subedi, direttore del Dipartimento di Sanità, spiega che i distretti di Jajarkot e di Rukum sono i più colpiti. Ora il governo ha stabilito 89 campi sanitari nelle zone contagiate con 298 medici.
La dottoressa Suddha Sharma spiega che “il governo ha contenuto l’epidemia in altri distretti” e che non ci sono finora decessi in chi è seguito dai campi sanitari.
Hari Khatri del distretto di Jajarkot (nell'ovest del Paese) spiega ad AsiaNews che ci sono troppe vittime per poter celebrare la festa.
Saina Magar, 66 anni, ha perso 3 figli in questa epidemia e dice che hanno un grande bisogno di aiuti medici e persino alimentari, per sopravvivere. Infatti l’epidemia è stata causata e potenziata dalla scarsità di cibo, che ha portato molti a mangiare alimenti infetti e non igienici.
Il rituale del Rakshya Bandhan prevede che un prete metta il filo sacro intorno al polso destro degli uomini e delle donne nubili e a quella sinistra delle donne sposate. Così avvinti, i fedeli recitano poi insieme le preghiere per implorare l’aiuto divino a tenere lontano il male. E’ diffusa la convinzione che questo rituale aiuti ad avere una vita longeva.
19/04/2019 11:54