Anno della Fede: card Kitbunchu, cattolici thai aprite le porte a Cristo
Bangkok (AsiaNews) - "Le porte della fede per noi sono sempre aperte, pronte a guidarci a una vita unita a Dio". Con queste parole il card Michael Mechai Kitbunchu, ex arcivescovo di Bangkok, ha aperto le celebrazioni per l'Anno della Fede in Thailandia. Assente l'attuale arcivescovo della capitale mons. Francis Xavier Kriengsak Kovidhavanit, a Roma per partecipare al Sinodo dei vescovi in programma dal 7 al 28 ottobre, è quindi toccato al cardinale emerito presiedere l'evento inaugurale lo scorso 11 ottobre; sacerdoti, leader cattolici e semplici fedeli provenienti da sei diversi distretti amministrativi si sono riuniti al Santuario del beato p. Nicholas Boonkerd Kitbamrung a Samphran, provincia di Nakhon Pathom, a una trentina di km da Bangkok. E per quanti non hanno potuto assistere in prima persona, è venuta in soccorso la rete internet: il portale www.catholic.or.th ha infatti trasmesso in diretta sul web le varie fasi della cerimonia.
Il card Kitbunchu ha schiuso l'accesso principale al santuario, in un gesto simbolico che intendeva richiamare l'apertura della "porta della fede" e consentire l'ingresso della comunità cristiana. A seguire, l'adorazione eucaristica che è iniziata alle 10 del mattino e si è conclusa alle 3 del pomeriggio. Il porporato ha consegnato lo "stendardo della fede" a ciascuno rappresentanti dei sei distretti, poi ha concelebrato la messa assieme a mons. Joseph Sangval Surasarang, vescovo emerito di Chiang Mai, nel nord del Paese, a p. Ignatius Sepphalia, segretario della nunziatura apostolica e a un nutrito gruppo di sacerdoti.
Durante l'omelia l'arcivescovo emerito di Bangkok ha ricordato ai fedeli che, attraverso il battesimo, possiamo chiamare Dio nostro "padre" e, sull'esempio della Vergine Maria, accogliere il Signore e rispondere "sì" alla sua chiamata, diventando testimoni del suo amore.
Al termine della funzione, il porporato ha benedetto la statua dedicata al beato p. Nicholas Boonkerd Kitbamrung, eretta proprio in occasione dell'Anno della Fede per ricordare la vita del sacerdote come "esempio e testimonianza di fede" in Thailandia. Beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 2000, p. Nicholas è morto in prigione per "affermare" le ragioni di una vita dedicata interamente a Cristo e all'annuncio della Buona Novella. Egli è stato imprigionato durante la guerra indo-cinese, per aver "suonato le campane" della messa; secondo alcuni funzionari della zona, infatti, questo gesto era ritenuto un segnale "cospiratorio" contro le istituzioni e il governo locale.
P. Joseph Vuthilert Haelom, vicario generale dell'arcidiocesi di Bangkok e direttore del Comitato per le celebrazioni dell'Anno della Fede, ha a sua volta invitato i presenti a recitare il "Credo", che non deve essere solo una preghiera ma deve diventare un modo di vivere la fede. Egli ha infine ricordato che ottobre è il mese dedicato al Rosario e ha chiesto ai fedeli di recitare la preghiera mariana secondo le cinque intenzioni proposte dalla Chiesa thai: sostegno dei nascituri ancora nel grembo materno; vera pace nel Paese; rafforzare la fede in ambito familiare; maggiori vocazioni sacerdotali; accrescere la fede con la recita del Rosario.
14/12/2004