Angelus: il Papa torna a parlare ai fedeli dopo la sua malattia
Città del Vaticano (AsiaNews) Il Papa è tornato a parlare con i fedeli di piazza san Pietro. Oggi all'Angelus, con sorpresa e soddisfazione di tutti i convenuti, Giovanni Paolo II ha pronunciato la riflessione che precede l'Angelus del mezzogiorno. La preghiera dell'Angelus è stata invece pronunciata dai suoi collaboratori. La settimana scorsa, dopo i giorni passati in ospedale, aveva pronunciato solo alcune parole di saluto; la riflessione era stata invece letta da mons. Leonardo Sandri. Ieri, per la prima volta nel suo pontificato, il papa non aveva partecipato alla messa conclusiva degli esercizi spirituali. La voce del pontefice era chiara, anche se leggermente rauca. Alla fine della preghiera il papa ha benedetto con la sua voce la folla dei presenti e ha salutato vari gruppi di pellegrini, agitando anche la mano.
Nella riflessione di oggi il Papa ha ricordato proprio la settimana degli esercizi quaresimali, conclusi ieri, sul tema della Chiesa e dell'eucarestia: "L'Eucarestia ha detto - è la fonte da cui trae vigore sempre nuovo la comunione tra le membra del Corpo mistico di Cristo". Senza ricordare in modo esplicito la festa di martedì 22, della cattedra di san Pietro, il papa ha detto che c'è un forte legame fra eucaristia , unità della Chiesa e ministero petrino: "Il ministero petrino è essenzialmente servizio all'unità della Chiesa", ha sottolineato Giovanni Paolo II.
Nei giorni della sua malattia si sono levate molte voci sulle sue possibili dimissioni dall'incarico di pastore universale. Quasi a risposta di tali voci, il papa ha riaffermato il suo compito: ""Pasci i miei agnelli Pasci le mie pecorelle" (Gv 21,15.16.17). Sento particolarmente vivo nell'animo questo invito di Gesù, quando contemplo il Mistero eucaristico. A Lui, Buon Pastore, affido l'intero Popolo di Dio in questo cammino quaresimale verso la Pasqua".
Ecco il testo delle parole del papa:
"Gli Esercizi Spirituali, ai quali ho preso parte insieme a molti collaboratori della Curia Romana, si sono conclusi ieri con una solenne Celebrazione eucaristica, seguita dall'Adorazione.
L'Eucaristia è la fonte da cui trae vigore sempre nuovo la comunione tra le membra del Corpo mistico di Cristo.
È in questa prospettiva che acquista piena evidenza il peculiare compito affidato a Pietro e ai suoi successori: il ministero petrino è essenzialmente servizio all'unità della Chiesa. "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa" (Mt 16,18). A questa promessa del Signore fanno eco quelle altre sue confortanti parole: "Io ho pregato per te [Simone], che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli" (Lc 22,32).
"Pasci i miei agnelli
Pasci le mie pecorelle" (Gv 21,15.16.17). Sento particolarmente vivo nell'animo questo invito di Gesù, quando contemplo il Mistero eucaristico. A Lui, Buon Pastore, affido l'intero Popolo di Dio in questo cammino quaresimale verso la Pasqua.
Invochiamo il sostegno di Maria, Madre della Chiesa, con la consueta preghiera dell'Angelus".