29/05/2013, 00.00
TAIWAN
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Ang Lee si racconta, ero un ragazzo fragile, ma proprio questo mi aiuta a capire le debolezze altrui

di Xin Yage
Il premio Oscar, regista della “Vita di Pi”, in due incontri con giornalisti e appassionati di cinema parla della maniera in cui vive la sua professione. Ora sceglierà con calma il suo prossimo progetto cinematografico: “è ancora più facile: dopo il successo agli Oscar, tutti ti vengono a cercare”.

Taipei (AsiaNews) - Dopo aver ricevuto il premio come miglior regista all'85ma edizione  degli Oscar, Ang Lee (李安) è tornato per una settimana a Taiwan, a passare la festa della mamma a Taichung, stando vicino a sua madre. Con l'occasione, il ministero della cultura di Taiwan ha organizzato due eventi speciali per rendere omaggio al grande regista, tra cui una diretta video in dialogo con giornalisti, amici, fan e appassionati di cinema.

Dopo alcune frasi di ringraziamento a Taiwan per il supporto logistico offerto alla grande produzione della "Vita di Pi", Ang Lee ha risposto alla domanda circa la maniera in cui vive la propria professione: "Affronto con coraggio le mie debolezze perché la vulnerabilità è la natura di quello che sono, e il fondamento di ogni mio successo".

"Posso sembrare - ha aggiunto - sicuro di me e dare l'impressione di essere un regista di successo, ma sono passato attraverso numerosi fallimenti". E proprio questo fatto è diventato ancora di più una fonte di ispirazione: "sono una persona vulnerabile e ho fatto vedere questa caratteristica nei miei lungometraggi". Ricordando la sua storia personale, Lee ha raccontato che "ero un ragazzo piccolo e fragile quando frequentavo la scuola elementare, molto timido e sempre sul punto di scoppiare in lacrime. Piangevo almeno una volta al giorno". Proprio grazie a questa sua caratteristica, dice di essere portato a comprendere maggiormente le debolezze altrui e a mostrare maggior simpatia.

Tuttavia, quando si trova sul set, Ang Lee dimentica la paura. "Affronto le mie debolezze, mi immergo totalmente dentro il film, e ciò mi dà coraggio e mi rende forte. La mia vulnerabilità mi ha reso un uomo più forte". Il premio Oscar ha detto che girare film è un'avventura senza fine, e vuole dedicarsi all'industria cinematografica per il resto della sua esistenza. La cosa più importante non è fare soldi attraverso i propri film: "quello che conta è avere l'occasione e la capacità di girare un film raccontando una storia profonda".

Ora Ang Lee vuole provare altre avventure, scegliendo con calma il suo prossimo progetto cinematografico: "ora è ancora più facile: dopo il successo agli Oscar, tutti ti vengono a cercare con proposte molto interessanti e molto diverse tra loro", ha detto al pubblico affascinato dalle sue parole e dalla sua genuina umiltà.

 

 

 

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