Ancora un attentato: dopo cristiani e sunniti l’obiettivo sono stati i drusi
Beirut (AsiaNews) – Ancora una bomba, in Libano. Ad essere colpita, stanotte alle 21.00, la città di Aley, zona drusa nella Montagna libanese. Questa terza esplosione – si parla di una valigia con 10 chili d'esplosivo - ha provocato almeno cinque feriti e gravi danni nel quartiere commerciale. L’attacco al villaggio druso di Alley viene visto come un messaggio diretto al leader druso, Walid Joumblatt, esponente della maggioranza, che ha puntato il dito sulla responsabilità della Siria, indicando il legame forte che esiste tra l'esplosione di stanotte e quelle precedenti di domenica nel quartiere cristiano di Ashraffiyeh e di lunedì in quello a maggioranza sunnita di Vedun. Le bombe, in quest’ottica, vengono viste come un segnale di Damasco contro l’istituzione del tribunale internazionale che dovrebbe giudicare gli assassini dell’ex premier Rafic Hariri.
Regge intanto la tregua intorno al campo palestinese di Nahr al Bared, dove si sono asserragliati gli uomini del movimento di Fatah al Islam e da dove continua la fuga dei palestinesi. Il ministro della difesa nazionale, vice presidente del consiglio dei ministri, Elias Murr, in una intervista televisiva ha ribadito che i terroristi debbono arrendersi, altrimenti l'esercito libanese li prenderà con la forza. “L'esercito – ha detto - deve porre fine alla violenza e dobbiamo vendicare il sangue degli soldati".Il patriarca maronita il cardinale Nasrallah Sfeir, ha lanciato un nuovo appello a tutti i responsabili libanesi, “perché rispettano le scadenze costituzionali”, auspicando un intervento immediato per porre fine alla crisi politica, che sta mostrando di “cominciare ad avere effetti sulla sicurezza nel Paese” ed ha espresso la sua viva condanna contro gli atti violenti che “potrebbero svuotare il Paese dei suoi cittadini",
Il patriarca Sfeir, che ieri ha ricevuto a Bkerke una delegazione palestinese guidata dal diplomatico Abbas Zaki, che sta cercando una soluzione alla crisi di Nahr el Bared, aveva auspicato il raggiungimento di un accordo tra l'esercito e l'autorità palestinese, ribadendo il suo appoggio all'esercito libanese, “che continua a svolgere il suo nobile ruolo e la sua alta missione senza discriminazione".Oggi è previsto l'arrivo del nuovo ministro degli Esteri Francese, Bernard Kouchner, portatore di un messaggio di solidarietà da parte del nuovo presidente francese Nicolas Sarkozy, verso il governo di Fouad Siniora. Ha in programma incontri con il patriarca maronita e con il presidente della Camera Nabih Berri, oltre che con il primo ministro Siniora.