Ancora ritardi per il voto alla presidenza, mentre emerge il nome di Sleiman
Beirut (AsiaNews) – Il presidente della Camera Nabih Berri ha deciso di rimandare per la sesta volta la riunione del parlamento e l’elezione del nuovo presidente libanese La prossima votazione dovrebbe avvenire il 7 dicembre. Allo stesso tempo, Berri ha varato una Commissione quadripartitica, incaricata di superare le difficoltà che si frappongono all’elezione del 17mo presidente del Paese dei cedri.
La nascita di questa commissione indica che la scelta del mondo politico si sta concentrando sul gen. Michel Sleiman. Il comandante dell’esercito libanese sembra godere la stima di tutti i libanesi.
Il generale Michel Aoun, candidato dell’opposizione, si è detto favorevole alla scelta di Sleiman e ha domandato ai deputati di superare le difficoltà istituzionali che impediscono la sua elezione. Si tratta infatti di emendare l’articolo 49 della Costituzione libanese che vieta l’elezione del generale.
Fonti parlamentari hanno confermato ad AsiaNews che questo emendamento è possibile. “La lettera è al servizio dell’uomo”, ha commentato l’ex presidente Amin Gemayel.
Personalità vicine al patriarca maronita Nasrallah Sfeir osservano che la candidatura di Sleiman potrebbe anche essere conforme al profilo da lui indicato. Il gen. Sleiman, maronita, è molto stimato per aver conservato l’unità dell’esercito negli ultimi anni che hanno visto l’assassinio di Rafic Hariri e la guerra di Hezbollah contro Israele.
Anche il capo del governo, Fouad Sinora, non si è mostrato contrario alla candidatura di Sleiman, soprattutto perché egli teme che la crisi politica porti al collasso il Paese.
Samir Geagea, leader delle Forze Libanesi, non sembra molto favorevole a Sleiman perché egli teme ancora un’influenza siriana. Il generale Sleiman, 59 anni, è stato nominato nove anni fa, con l’approvazione di Damasco.
15/05/2019 14:01