Ancora in carcere molti democratici arrestati per l’anniversario del 4 giugno
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Sono tornati in libertà la gran parte degli attivisti pro-diritti umani messi in carcere o agli arresti in casa per prevenire commemorazioni del massacro di piazza Tiananmen del 4 giugno 1989. Ma rimane incerto il destino di molti, come Liu Xiaobo (nella foto), firmatario del documento Carta 08.
Le autorità mantengono una stretta sorveglianza su molti attivisti e democratici, come l’avvocato difensore dei diritti Li Xiongbing, nel distretto Tongzhou a Pechino, guardato a vista. E’ stato invece liberato Chen Yunfei di Chengdu (Sichuan), portato via il 28 maggio e detenuto senza accuse.
Il 10 giugno sono tornati agli arresti domiciliari i dissidenti Jiang Qisheng e Zheng Zuhua, come pure Liu Xia, moglie di Liu Xiaobo. Quest’ultimo è tra gli autori di Carta 08, un documento aperto inviato da intellettuali e personalità a Pechino nel 2008 per chiedere più rispetto dei diritti e maggiore democrazia. Il documento è stato subito censurato in Cina, ma ha proseguito a circolare mascherato in internet. Liu è stato portato via dalla polizia da mesi, ma ancora non risulta avere un’accusa formale.
Non si hanno notizie pure di Wang Chengming, attivista portato via dalla polizia di Pechino il 2 giugno. Mentre rimane in carcere Chen Yang, che ha firmato Carta 08, arrestato e malmenato dalla polizia il 3 giugno. Pure in carcere dal 28 maggio Zhang Huaiyang di Shenyang (Liaoning), firmatario di Carta 08, che solo il 16 giugno ha potuto vedere il suo avvocato: su internet ha invitato la gente a ritrovarsi il 4 giugno in piazza Tiananmen, per commemorare.
Il documento Carta 08 ha suscitato molta preoccupazione a Pechino, anche perché ha dato voce a istanze diffuse nella società e persino tra membri del Partito comunista. I firmatari hanno subito discriminazioni o persino il carcere. Le autorità di polizia hanno vietato l’8 giugno a Liang Wendao, studioso di Hong Kong che ha firmato il documento, di tenere una serie di lezioni all’università Sun Yatsen e in altri istituti nel Guangdong.
La polizia della contea di Pingyang (Zhenjiang) il 3 giugno ha interrogato Lu Yang, pure firmatario di Carta 08, e l’ha invitato a togliere da internet un suo blog di commemorazione del 4 giugno e costretto a lasciare la zona, dove abita da tre anni.
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