07/11/2011, 00.00
NEPAL
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Ancora bloccati sull’Everest duemila escursionisti stranieri

di Kalpit Parajuli
I soccorsi hanno iniziato poche ora fa l'evacuazione. Dallo scorso 31 ottobre, solo 500 persone sono riuscite a scendere a valle a piedi o a bordo di piccoli velivoli. Nei villaggi alle falde dell’Everest mancano cibo e beni di prima necessità. Circa 30 persone sono già state ricoverate per polmoniti e principi di congelamento.
Kathmandu (AsiaNews) – Per colpa delle proibitive condizioni atmosferiche, migliaia di turisti, fra cui diversi italiani, restano ancora bloccati a Lukla (la porta dell’Everest). Solo da poche ore i soccorsi hanno iniziato l'evacuazione. Gli escursionisti sono fermi nella zona dallo scorso 31 ottobre. In questi giorni circa 500 persone, su 2.500, sono riuscite ad abbandonare il campo via terra, dove secondo fonti locali iniziano a scarseggiare generi di prima necessità. Pasang Lhamu Sherpa, responsabile dell’ospedale di Luckla, afferma che oltre 30 persone sono state curate per malattie da raffreddamento e polmoniti.

Oggi, un elicottero di salvataggio è riuscito a prelevare cinque turisti russi, ma per un problema all’elica ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza a Charikot, nel distretto di Dolakha.

Ramindra Chhetri, portavoce dell’esercito nepalese, sottolinea che i militari stanno cercando di far decollare elicotteri da combattimento a larga capienza e gli aerei Mi-17, in grado di trasportare decine di persone alla volta. Purtroppo le condizioni atmosferiche sono ancora proibitive e la scarsa visibilità metterebbe a rischio le operazioni. Occorreranno almeno 48 ore prima di poter ternimare le operazioni di evacuazione.

Secondo Mahendra Singh Thapa, presidente della Trekking Agents Association of Nepal, tutti i piccoli alberghi e i rifugi dislocati nell’area intorno all’Everest sono a corto di cibo. Ogni giorno decine di turisti in fuga dai campi base in alta quota giungono nei villaggi, chiedendo aiuto alla popolazione, che sta dando fondo alle proprie scorte. Thapa, spiega che per motivi economici il costo dei salvataggi sarà pagato dagli stessi escursionisti e delle agenzie di trekking. I prezzi si aggirano intorno ai 350- 400 dollari a persona, per i soccorsi inviati dallo Stato, e possono arrivare fino a 700 dollari per le compagnie di salvataggio private.
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