29/05/2009, 00.00
INDIA
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Anche quattro cristiani nella squadra di governo di Manmohan Singh

di Nirmala Carvalho
Agatha Sangma è cattolica ed è la più giovane dei 78 ministri. Ha solo 28 anni ed è ministro dello sviluppo rurale. Mons. Fernandes, segretario della Conferenza dei vescovi indiani, chiede al nuovo esecutivo di lavorare “ per mettere fine a quella cultura che tollera la corruzione, l’inefficienza, la discriminazione di casta ed il fondamentalismo”.
New Delhi (AsiaNews) - Primo giorno di lavoro per i 78 membri del consiglio dei ministri del governo indiano. Il premier Manmohan Singh lo ha definito “un misto di esperienza ed energia giovane”. Tra il ministro più anziano ed il più giovane ci sono 50 anni di differenza: Somananhalli Mallaiah Krishna, ex governatore del Karnataka ora a capo degli Esteri, ha 77 anni; Agatha Sangma, ne ha 28 (nella foto insieme a Farooq Abdullah, presidente del National Conference).
 
Per i sostenitori dell’Indian National Congress e della United Progressive Alliance (Upa) questo divario di età è il segno di una grande visione del Paese che unisce il passato al futuro. Per il Bharatiya Janata Party (Bjp) si tratta solo di un maquillage. Il partito induista sottolinea che solo 7 ministri hanno meno di 40 anni e questo nasconde il fatto che nulla cambierà rispetto al primo governo Singh.
 
Mons. Stanislaus Fernandes, segretario generale della Conferenza episcopale Indiana (Cbci), apprezza il nuovo esecutivo. “Il governo - dice ad AsiaNews - deve tenere in conto tutti gli aspetti di diversità e pluralità che caratterizzano il Paese, il nostro ricco e variegato patrimonio culturale, le nostre di diversità etniche, la dimensione linguistica e le necessità dei diversi Stati”.
 
Dei 78 ministri 33 fanno parte del Gabinetto del premier. Ad essi rispondono i cosiddetti ministri di Stato (Mos) a cui vengono affidate singole competenze all’interno di ogni singolo dicastero.
 
Nel Gabinetto siedono 5 dalit e nel computo totale dei ministri ci sono anche 9 donne, tra cui la giovanissima Sangma, già al suo secondo mandato parlamentare. Figlia di Shri Sangma, leader del National Congress Party, Agatha è cattolica ed è una dei 4 cristiani chiamati a ricoprire l’incarico di ministro nel nuovo esecutivo. Gli altri sono A. K. Antony, ministro della difesa,  K.V. Thomas, e Vincent Pala, nominati ministri di Stato. Alla Sangma è stato affidato il Mos dello sviluppo rurale insieme a Pradeep Jain del Indian National Congress.
 
Mons. Fernandes auspica che “il nuovo Gabinetto lavori per mettere fine a quella cultura che tollera la corruzione, l’inefficienza, la discriminazione di casta ed il fondamentalismo”. Il vescovo spera che “il governo risolva l’annosa questione dell’eguaglianza dei diritti per i dalit cristiani” e afferma che la Conferenza episcopale indiana si attende un impegno dell’esecutivo verso tutte le minoranze.
 
“La Cbci - afferma Fernandes - non limita la sua preoccupazione solo ai problemi dei cristiani” perché serve “un buon governo capace di lavorare per lo sviluppo delle fasce più deboli della società, che aiuti gli emarginati, la popolazione rurale, i contadini, i giovani e le donne”. Per il vescovo la vera sfida del nuovo esecutivo è “assicurare a tutta la popolazione uguale diritto di cittadinanza e riconoscere ad ognuno il suo giusto posto nella società”.
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