Anche nel Partito non fa carriera chi ha più di un figlio
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Nella popolosa provincia dell’Henan i funzionari del Partito comunista non saranno promossi se hanno “più figli di quanti ne permette la legge”. Così ammoniscono i dirigenti, come riportava ieri l’agenzia statale Xinhua. Xu Guangchun, capo del Pc provinciale, ammonisce gli iscritti che tenere bassa la natalità deve essere uno dei principali obiettivi nella pianificazione familiare e che non ci saranno promozioni o posti dirigenziali per chi viola la legge. La provincia ha 97 milioni di abitanti, più dell’intera Germania, e vuole contenerli entro 101 milioni per il 2010 e 107 milioni per il 2020.
La legge per la “Pianificazione familiare”, introdotta nel 1979, ammette per ogni coppia un solo figlio, due, in molte province, per le famiglie rurali. In altre province, tuttavia, anche le coppie urbane possono avere un secondo figlio, se gli sposi sono a loro volta figli unici.
La disposizione afferma di voler impedire un’eccessiva crescita demografica e preservare le risorse naturali del Paese. La Cina ha ora 1,3 miliardi di abitanti e vuole rimanere entro 1,36 miliardi per il 2010. Questa politica, tuttavia, ha causato un rapido invecchiamento della popolazione e una politica familiare di feroce selezione dei feti maschi e di feticidio (e talvolta di infanticidio) delle femmine. Peraltro la violazione del divieto finora è stata punita soprattutto con sanzioni economiche, per cui la legge è stata spesso trasgredita dalle coppie ricche. La politica è criticata anche nel Paese, ma le autorità non intendono per ora cambiarla.