Anche la Bolivia riconosce la Palestina come Stato indipendente. Panico in Israele
di Joshua Lapide
Lo hanno già fatto Brasile, Argentina e Venezuela. L’Uruguay riconoscerà la Palestina nel 2011; in Cile se ne discute. Il riconoscimento “unilaterale” è sconsigliato dagli Stati Uniti. Dubbiosa la Ue. Israele ha chiesto a tutti i suoi ambasciatori di opporsi in tutto il mondo a simili iniziative.
Gerusalemme (AsiaNews) – Nella tarda serata di ieri, il presidente Evo Morales ha annunciato che la Bolivia riconosce formalmente lo Stato palestinese all’interno del confini del 1967. Morales ha detto pure che in questi giorni scriverà a Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità palestinese, per informarlo di questa decisione.
Nelle scorse settimane Brasile e Argentina hanno riconosciuto lo Stato palestinese; lo stesso ha fatto il Venezuela; l’Uruguay ha annunciato che lo farà entro il prossimo anno. Un gruppo di parlamentari cileni sta spingendo perché il riconoscimento avvenga anche da parte del Cile, dove vive una comunità palestinese di oltre 300 mila persone.
Secondo i presidenti di questi Stati, il riconoscimento della Palestina sarà di aiuto per ricercare una coesistenza pacifica con gli israeliani. In più, questi passi diplomatici rappresentano una scossa perché il dialogo fra le due parti, da tempo bloccato, possa riprendere fiato.
Gli Stati Uniti - che sono stati incapaci di fermare il proliferarsi di insediamenti israeliani nei territori occupati (una condizione sempre richiesta dai palestinesi per riprendere il dialogo) – hanno messo in guardia dal riconoscimento “unilaterale” di uno Stato palestinese.
L’Unione europea invece ha deciso di “aspettare il tempo opportuno” per il riconoscimento.
L’offensiva diplomatica palestinese preoccupa la diplomazia israeliana. Secondo fonti di AsiaNews, il governo d’Israele ha chiesto a tutti i suoi ambasciatori di vigilare e di frenare ogni iniziativa che porti nel futuro ad accrescere il numero di nazioni che riconoscono lo Stato palestinese.
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