Amnesty denuncia: con le Olimpiadi aumentano le violazioni ai diritti umani
Per mantenere intatto lo sviluppo armonioso, slogan preferito del governo comunista, la polizia continua a violare i diritti umani della popolazione prima dei Giochi del 2008. Lo scopo sembra quello di “ripulire” il Paese in vista dell’invasione di stranieri.
Pechino (AsiaNews) – La principale preoccupazione del governo centrale cinese, creare uno “sviluppo armonioso”, fa temere che le prossime Olimpiadi cinesi possano divenire una piattaforma per gli abusi ai diritti umani della popolazione. Lo denuncia un rapporto presentato oggi da Amnesty International.
L’ultima versione del testo – intitolato “Conto alla rovescia per le Olimpiadi” – giudica il rispetto dei diritti umani in Cina secondo i parametri della Carta dei Giochi: alla luce di questa analisi, Amnesty esprime “preoccupazione” per la continua eliminazione dei dissidenti politici ed esprime dubbi sull’annunciata riforma della pena di morte.
Uno degli esempi citati dal gruppo è la recente campagna contro i tossicodipendenti della capitale, che dovranno subire un anno di “riabilitazione forzata” in delle aree protette. Nel rapporto si legge che questo è uno dei metodi con cui il governo comunista toglie di mezzo attivisti e dissidenti, che il più delle volte finiscono nei laogai [campi di rieducazione tramite il lavoro ndr].
Infatti, nonostante l’annunciata riforma del sistema penale, la polizia cinese continua a imprigionare senza proceso e per un periodo fino a tre anni, tutti quei soggetti che ritiene “socialmente pericolosi”. In questo modo, Amnesty teme che “si verifichi un abuso di questo potere, teso a ‘ripulire’ Pechino ed il Paese dagli elementi scomodi in vista dell’invasione di turisti e giornalisti stranieri”.
Il gruppo “riconosce alcuni miglioramenti nel campo della difesa dei diritti individuali, come le vittoriose battaglie contro i miseri risarcimenti per le terre requisite”, ma sottolinea “gli abusi sempre più profondi ai danni di chi lotta contro ingiustizie più gravi e per una liberalizzazione politica”.
Continuano dunque “detenzioni arbitrarie, molestie e sorveglianza stretta ai danni di quegli attivisti che cercano di far rispettare al governo i diritti umani della popolazione. Sembra che queste tecniche verranno usate anche durante le Olimpiadi del 2008”.
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