Alle elementari saudite potranno andare insieme maschietti e femminucce
Si tratta di un esperimento limitato a 15 scuole private e solo alle prime tre classi elementari. Ma l’iniziativa, che segue quella dell’università “mista” voluta da re Abdullah conferma la volontà di una cauta modernizzazione del Paese.
Riyadh (AsiaNews) - Maschietti e femminucce insieme nella stessa scuola. Quella che appare come una vera rivoluzione che sconvolge la secolare tradizione saudita di assoluta divisione dei sessi ha preso l’avvio con il permesso dato dal Comitato per l’educazione privata e straniera a 15 scuole elementari per ragazzine di ammettere anche i bambini.
Si tratta di un esperimento, in quanto limitato al momento a scuole private, alle prime tre classi e al di fuori delle lezioni vere e proprie. “I ragazzi - ha spiegato ad Arab News il capo del Comitato, Muhammad Hassan Yousif - possono mescolarsi alle ragazze in tutte le strutture scolastiche, il giardino, il cortile e la caffetteria e anche unirsi a loro nella cerimonia del mattino”.
Il funzionario ha aggiunto che il Ministero dell’educazione – del quale il Comitato fa parte – ha dato alle scuole dei testi da distribuire tra i bambini e ha aggiunto che alcune scuole hanno già cominciato a incrementare l’iniziativa.
Difficoltà, a suo avviso, possono venire per scolari che dopo il terzo anno dovranno entrare nelle normali scuole elementari per soli ragazzi. “Avranno insegnanti solo uomini e ciò potrebbe creare problemi per loro che sono abituati a insegnanti donne”.
L’esperimento non sarà esteso, al momento, alle scuole statali. Lo ha detto l’assistente sottosegretario all’educazione, Saad Al-Fohaid.
L’iniziativa, pur con tutte le sue limitazioni, è un evidente segno della volontà di re Abdullah di cauta modernizzazione del Paese. Essa segue di poco l’inaugurazione, avvenuta il 23 settembre, dell’ultramoderna King Abdullah Science and Technology University (KAUST). Voluto da re Abdullah in persona e situato a Thwal, 80 chilometri da Jeddah, nel nord del Paese, l’ateneo (nella foto) prevede la contemporanea presenza di studenti e studentesse. Queste ultime, come anche le docenti, hanno meno vincoli nell’abbigliamento e possono guidare l’automobile, attività vietata alle donne, senza intercorrere nelle punizioni della muttawa, la polizia religiosa, che lo statuto dell’università non ammette all’interno del campus.
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