Allarme influenza suina al confine fra India e Cina
di Kalpit Parajuli
Il governo di Kathmandu aveva annunciato un programma speciale per evitare la diffusione del virus A-H1N1 nel Paese. In molti posti di frontiera attendono ancora le direttive ed il personale addetto. Il ministero della Salute assicura di essere quasi pronto e spiega che i ritardi sono legati all’instabilità del nuovo governo.
Kathmandu (AsiaNews) - Allarme influenza suina per gli abitanti delle zone di confine del Nepal. I ripetuti casi di infezione da virus A-H1N1 nelle vicine India e Cina spaventano la popolazione frontaliera del Paese ai piedi dell’Himalaya che accusa il governo di Kathmandu di non aver preso nessuna precauzione per evitare la diffusione della febbre.
Circa due mesi fa. la direzione del District Disease Control aveva annunciato la creazione di un ufficio dedicato al monitoraggio dei principali posti di frontiera per evitare l’arrivo in Nepal della febbre suina. Ma dalle principali località di confine segnalano che poco o nulla è stato fatto.
Mahendra Chaudhary, responsabile provvisorio dell’Ufficio di salute pubblica di Kakarbhitta, nel distretto di Jhapa, afferma di essere ancora in attesa di direttive. Premchandra Jaisawal, incaricato dello Swine Flu Programme a Raxaul, nel distretto di Parsa, dice che l’annunciato rafforzamento delle misure di controllo non si è ancora verificato. Nei distretti di Morang e Rupandehi, sono più ottimisti. Le autorità locali affermano che il personale addetto allo Swine Flu Programme arriverà presto.
Ogni giorno circa 5mila persone arrivano in Nepal dall’India attraversando i confini aperti tra i due Paesi. I controlli effettuati dal Rapid Response Teams, allestito dal governo di New Delhi anche per lo Stato del Bihar, al confine con il Nepal, hanno rilevato 68 casi di persone infette. In Cina i casi accertati sono in tutto 441.
Dhirgha Singh Bam, segretario del ministero della Salute, afferma ad AsiaNews: “Siamo al lavoro per mettere in atto misure preventive non solo nelle zone di confine, ma anche nei maggiori luoghi di transito, inclusi gli aeroporti. Il ritardo è causato dalla formazione del nuovo governo” che, dopo le dimissioni dell’ex-premier Prachanda avvenute a inizio maggio, fatica a trovare stabilità e ad iniziare così la sua attività.
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