Allarme elefanti: oltre 400 muoiono ogni anno, a rischio animale simbolo
Nella maggior parte dei casi sono uccisi da scariche elettriche, esplosivi e colpi di arma da fuoco in una convivenza sempre più difficile con l'uomo. Un piano per la loro protezione redatto nel 2020 è rimasto finora inattuato a causa della crisi economica.
Colombo (AsiaNews) – Nello Sri Lanka oltre 4.000 elefanti selvatici sono morti negli ultimi 14 anni. È il dato rilanciato in questi giorni da Sameera Weeratunga del Udawalawe Elephant Research Project, a seguito della morte dell'elefante "Deega Danthu 1", ferito mortalmente da una recinzione elettrica illegale a Andiyagala, nella provincia centro-settentrionale. Una vicenda che ha riportato in primo piano il crescente conflitto tra esseri umani e elefanti, alimentato da attività illegali e perdita di habitat, che stanno portando gli ambientalisti a evocare il rischio di estinzione per questi animali.
Secondo Weeratunga “dal 2010, 4.194 elefanti sono morti, con 470 animati periti nel solo 2023 e più di 200 nella prima parte del 2024. Nella maggior parte dei casi sono rimasti uccisi da scariche elettriche, esplosivi e colpi di arma da fuoco. Lacune nell'applicazione della legge e un atteggiamento indifferente tra i funzionari statali - accusa - hanno aggravato la crisi. I parchi nazionali mancano di cibo adeguato per questi animali e le terre forestali sono sempre più invase".
Secondo il Wwf la popolazione di elefanti dello Sri Lanka, stimata in circa 5.800 esemplari, è diminuita di quasi il 65% dal XIX secolo. Gli esperti di fauna selvatica temono che i numeri reali possano essere ancora più bassi a causa di un monitoraggio non costante. Dieci anni fa, circa 250 elefanti venivano persi ogni anno. Attualmente, i numeri sono aumentati drasticamente, superando le 400 morti per il secondo anno consecutivo. Con questo tasso, gli studiosi ritengono che fino al 70% degli elefanti dello Sri Lanka possa scomparire nei prossimi decenni”.
Come dichiarato recentemente da Prithviraj Fernando, capo di un comitato incaricato di formulare un Piano d'azione nazionale per affrontare il conflitto tra esseri umani ed elefanti, “un progetto è stato redatto nel 2020, ma è rimasto inattuato a causa della recente crisi economica dello Sri Lanka. Tuttavia, il forte aumento delle morti degli elefanti ha infuso un senso di urgenza per rilanciarlo e attuarlo immediatamente, anche perché l'elefante è un simbolo di orgoglio, significato culturale e religioso per gli srilankesi”.
Gli accademici Aruna Pilapitiya e Pubudu Mitthapala spiegano ad AsiaNews che “le Aree protette terrestri dello Sri Lanka sono state istituite con l'obiettivo di conservare la ricca biodiversità dell'isola, inclusi gli elefanti. Gestite dal Dipartimento di conservazione forestale e dal Dipartimento di conservazione della fauna selvatica coprono oltre il 28% della superficie totale del Paese. Esiste una stretta relazione tra elefanti selvatici ed esseri umani, ma questo rapporto oggi è messo in crisi”.
Secondo gli ambientalisti Sriyantha Ambanpitiya e Dinithi Samarasekara, "la perdita di habitat indotto dall'uomo a causa dell'aumento della deforestazione, dell'alta densità di popolazione, dei livelli elevati di povertà e dello sviluppo dell’economia agro-alimentare dello Sri Lanka, hanno contribuito a intensificare il conflitto. Ma anche la carenza di competenze tra i responsabili politici sulle problematiche nella gestione delle aree protette accresce il problema”.
Foto: Flickr / Aardwolf6886
23/01/2024 10:57