Alla nunziatura di Jakarta si "spera" che i tre cattolici abbiano salva la vita
Mons. Novatus, consigliere alla sede diplomatica vaticana, esprime le aspettative per un esito positivo del caso di Tibo e compagni.
Jakarta (AsiaNews) Alla nunziatura apostolica di Jakarta è ancora viva la "speranza" che l'esecuzione di Tibo e i suoi compagni possa essere cancellata. Mons. Rugambwa Novatus, consigliere della rappresentanza diplomatica della Santa Sede in Indonesia esprime ad AsiaNews il desiderio di vedere salvi i tre cattolici, che da una settimana aspettano di essere giustiziati a Palu, Sulawesi centrali.
Fabianus Tibo, Domingus "Domi" da Silva e Marinus Riwu sono ritenuti colpevoli del massacro di centinaia di musulmani durante i sanguinosi scontri interreligiosi del 2000 a Poso. Dopo il rimando della loro esecuzione il 12 agosto i tre aspettano che le autorità competenti fissino la nuova data. Pur dichiarando di "non avere informazioni sulle intenzioni del governo" mons. Novatus ritiene "possibile che la condanna capitale venga ulteriormente rimandata". Il sacerdote riconosce poi lo stretto legame tra il caso di Tibo e compagni e quello dei tre terroristi islamici colpevoli della strage di Bali del 2002. Amrozi, Mukhlas e Imam Samudra avrebbero dovuto presentarsi davanti al plotone d'esecuzione domani, 22 agosto. I tre, però, hanno autorizzato i loro legali ad appellarsi alla Corte Suprema per rivedere il caso e questo ha comportato lo slittamento dell'esecuzione.
Secondo mons. Novatus, se i tre terroristi verranno giustiziati parte dell'opinione pubblica indonesiana chiederebbe la morte anche dei cattolici come per una sorta di riequilibrio. Il sacerdote rimane però fiducioso: "Visto il sentimento contrario alla pena capitale che cresce tra l'opinione pubblica e i gruppi per i diritti umani si può pensare che entrambe le condanne vengano rimandate".