28/02/2023, 13.29
PAKISTAN
Invia ad un amico

Alla Corte Suprema il caso di un cristiano da 21 anni in carcere per blasfemia

di Shafique Khokhar

Anwar Kenneth fu condannato a morte a Lahore nel 2002 per un'apologia del cristianesimo contro l'islam compiuta nelle settimane successive all'11 settembre. Dopo cinque rinunce da parte di legali d'ufficio un avvocato ha acconsentito a difenderlo in un'udienza. Gli attivisti per i diritti umani: "La difesa della propria fede non può essere considerata blasfemia".

AsiaNews (Lahore) - Nel braccio della morte da 21 anni in Pakistan perché accusato di blasfemia per una apologia del cristianesimo compiuta con un leader islamico locale all’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001. È l’odissea di Anwar Kenneth, un cristiano di Lahore sul cui caso è attesa per domani un’udienza davanti alla Corte suprema pachistana.

A far scattare il procedimento fu una denuncia depositata il 25 settembre 2001 ai sensi del famigerato articolo 295 c del Codice penale pakistano, la cosiddetta legge contro la blasfemia. A originarla era stata l’iniziativa di una lettera inviata da Anwar Kenneth, un ex funzionario del ministero della Pesca, a studiosi religiosi musulmani sulla verità del cristianesimo. Alla risposta di Haji Mehmood Zafar, segretario di una moschea di Lahore, che - seguendo la dottrina islamica - pur riconoscendo Gesù come un profeta ne negava la morte in croce e resurrezione, Anwar Kenneth aveva replicato sostenendo che Muhammad non fosse il profeta e il Corano non fosse la parola di Dio. E - provocatoriamente - lui stesso sfidava l’interlocutore a intentare un processo per blasfemia, sostenendo che Dio l’avrebbe protetto.    

Il processo è stato realmente avviato e il 18 luglio 2002 un giudice di Lahore gli ha comminato la pena di morte e una multa di 5 milioni di rupie, mandandolo immediatamente in carcere. Il 30 giugno 2014, poi, l'Alta Corte di Lahore ha confermato il verdetto del tribunale. Anwar Kenneth si è sempre rifiutato di nominare un proprio avvocato sostenendo che Dio è la sua difesa. Ma in questi 21 anni anche cinque avvocati nominati d’ufficio si sono ritirati dal caso per evitare di rappresentare il condannato davanti alla corte. Lo scorso 24 gennaio, la Corte suprema ha chiesto al Consiglio dell'ordine degli avvocati del Pakistan di fornire un legato che rappresenti il condannato nell'interesse della giustizia penale. Un avvocato ha acconsentito e così l’udienza è stata fissata per il 1 marzo.

Il presidente di Voice for Justice, Joseph Jansen, dichiara ad AsiaNews: “La libertà religiosa è un diritto umano fondamentale protetto dalle leggi nazionali e internazionali. Anwar Kenneth è fermo nella sua fede nel cristianesimo, e le sue argomentazioni e opinioni non dovrebbero essere interpretate come un atto di blasfemia”. Anche l’avvocato Abdul Hameed Rana sottolinea che Anwar Kenneth è un credente devoto e una persona innocente: “Ci sono miliardi di persone nel mondo che hanno una propria religione e non credono nell’islam, non sono perseguibili in nessun tribunale per le loro convinzioni. Deve quindi essere assolto perché ha già trascorso 21 anni della sua vita dietro la sbarra per un reato che non ha mai commesso”.

Da parte sua l’attivista Aneel Edger ricorda che la stessa Corte suprema nel 2022 ha stabilito che privare le minoranze del loro credo religioso e impedire loro di professare e praticare la propria religione è contrario alle disposizioni della Costituzione del Pakistan. Inoltre la comunicazione scritta tra due leader religiosi che praticano le rispettive fedi, quella cristiana e quella islamica, non deve essere interpretata come un atto di blasfemia.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Cristiano torturato in carcere per ‘confessare’ la propria blasfemia
18/11/2022 10:06
Cristiani del Pakistan in preghiera per la liberazione di Asia Bibi (Video)
30/04/2018 12:45
Blasfemia: proteste nel Paese contro il linciaggio di Sialkot (VIDEO)
06/12/2021 10:22
Karachi: parcheggio negato, cristiana accusata di blasfemia
09/01/2023 10:43
Cristiano sequestrato e torturato: aveva denunciato la corruzione di un politico musulmano
21/09/2004


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”