Alessio II auspica collaborazione con la S. Sede su scristianizzazione e bioetica
Il patriarca di Mosca afferma che le radici cristiane d’Europa sono molo profonde, ma “si stanno dimenticano, o addirittura respingendo” e si cerca di imporre uno stile di vita "non religioso".
Mosca (AsiaNews/Agenzie) – Il Patriarcato ortodosso di Mosca pensa ad una più stretta collaborazione con il Vaticano per affrontare questioni come la scristianizzazione d’Europa, la tutela dei diritti umani nel mondo e la difesa della famiglia.
In tal senso si è espresso, a Mosca, il patriarca di Mosca Alessio II, secondo il quale “questa cooperazione è molto importante in Europa, nella quale le radici cristiane sono molto profonde. Purtroppo – ha aggiunto – queste stesse radici si stanno attualmente dimenticando o addirittura respingendo”.
In una dichiarazione diffusa dalla RIA Novisti, Alessio II aggiunge che “il tentativo di imporre alla società un modo non religioso di pensare ed uno stile di vita che emargina la religione” è particolarmente forte in Europa. Di qui l’auspicio espresso da Alessio II che la Chiesa ortodossa e quella cattolica uniscano le loro forze su questioni fondamentali come le radici cristiane d’Europa, i diritti dell’uomo e la bioetica.
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