Al-Sistani : «Basta combattimenti nei luoghi sacri »
Najaf (AsiaNews) - La massima autorità religiosa sciità, l'ayatollah Ali Al-Sistani ha chiesto oggi ad americani e miliziani di Al-Sadr di porre fine ai combattimenti ancora in corso a Najaf e Karbala. Il grido di Al-Sistani rassicura i suoi fedeli, preoccupati per la sua incolomità, dopo gli scontri ed i bombardamenti di ieri ed oggi a Najaf. Il rappresentante di Al-Sistani nell'emirato del Kuwait aveva espresso, ieri, «serie preoccupazioni » per i rischi che corre l'anziano ayatollah. L'appello di Al -Sistani, rivolto anche ai combattenti sciiti di Al-Mahdi, è un chiaro diniego di legittimità alla Jihad decretata ieri, da tutti i minareti delle moschee sciite vicine all'imam Moqtada Al-Sadr. Già ieri, l'imam sciita Al-Darragi di Baghdad aveva duramente criticato «la complicità nel silenzio» delle massime autorità sciite irachene riguardo alla «violazione dei luoghi sacri ». Dal vicino Iran, giunge l'invito agli sciiti di appoggiare Al-Sistani, in una prima, per molti analisti formale, presa di distanza dalla rivolta di Al-Sadr.La cupola d'oro dello storico santuario sciita della moschea dell'imam Ali riporta da ieri 4 fori. Americani e sciiti di Al-Sadr si accusano a vicenda della responsabilità di questo sacrileggio.L'imam Moqtada Al-Sadr si è comunque recato ieri a Kufa, dove è stato accolto con giubilo dalla popolazione, per la preghiera del venerdì, in aperta sfida agli americani che controllano la strada lunga 20 km che collega Najaf a Kufa. In un'intervista esclusiva all'emittente Al-Arabiyya, Moqtada Al-Sadr, che due giorni fa aveva accettato su richiesta di Al-Sistani di deporre le armi e trasformare il suo gruppo in un partito politico, ha fatto un passo indietro. «Nessuno potrà sciogliere l'esercito Al-Mahdi » ha dichiarato, mincciando di ricorrere all'uso di « bombe ad orologeria» per proteggere i luoghi sacri sciiti dai «tentativi di violazione americana ». Al-Sadr ha inoltre aggiunto che ci sarà «guerra ad oltranza fino alla partenza delle truppe straniere dall'Iraq».
Sempre da Kufa, Al-Sadr ha messo in guardia le brigate sciite di Al- Badr,- braccio armato del Consiglio supremo della rivoluzione islamica (CSRI)- vicino al Consiglio governativo provvisorio(CGP) iracheno, di allearsi con la coalizione e di combattere a loro fianco, contro le milizie di Al-Mahdi. Dagli avvenimenti in corso sembra emergere una netta divisione inter-sciita fra favorevoli e contrari alla lotta armata gridata ai quattro venti da Al-Sadr che tenta di apparire come il paladino degli sciiti. Secondo un membro sciita del CGP contattato da AsiaNews e che ha voluto mantenere l'anonimato Moqtada Al-Sadr, isolato più che mai, "aspira al martirio" e desidera farlo all'ombra delle tombe dei "primi martiri sciiti".
25/08/2021 13:45