Al Sadr annuncia un cessate il fuoco a tempo indeterminato
La decisione del leader radicale sciita appare in qualche modo legata alle affermazioni del premier iracheno su un accordo con gli Usa per il completo ritiro delle truppe americane entro il 2011.
Baghdad (AsiaNews/Agenzie) – Il leader radicale sciita Moqtada al-Sadr ha annunciato la sospensione la sospensione “valida indefinitivamente” delle attività dei suoi miliziani, I 60mila uomini dell’“Esercito del Mahdi”. “Chiunque non seguirà questo ordine, non sarò considerato membro del gruppo”, ha detto al-Sadr, parlando nel santuario sciita di Najaf.
Il leader radicale non ha fornito spiegazioni sulla sua decisione. Essa viene tuttavia vista in collegamento con l’annuncio fatto questa settimana dal governo di Nuri al-Maliki, di passi decisivi per un accordo sul ritiro delle truppe americane che, secondo Baghdad, dovrebbe essere completato nel 2011. Anche se ancora non si tratta di un decisione formalmente condivisa dagli Usa, le affermazioni del premier rispondono alla motivazione ufficiale dell’ostilità degli uomini di al-Sadr, ossia la permanenza delle truppe statunitensi in Iraq. Non vanno però dimenticati i noti legami del leader radicale con l'Iran, che potrebbe averlo spinto ad un tale passo per motivi legati al difficile momento dei suoi rapporti internazionali ed alla prospettiva di prossime nuove sanzioni Onu, causate dal programma nucleare di di Teheran.
Per i suoi miliziani, al-Sadr ha prospettato un futuro del tutto diverso dal passato: “Abbiamo scelto – ha detto - un programma culturale per l’esercito del Mahdi e lo abbiamo chiamato Al-Mumahidun (sostenitori del Mahdi) e tutti dovranno rispettarlo e chiunque non è d’accordo sarà espulso dall’esercito”.
Non è la prima volta che al-Sadr annuncia tregue e sospensioni delle ostilità del suo “esercito”, certamente il più agguerrito gruppo armato sciita, che in passato ha avuto scontri non solo contro opposte milizie sunnite e gli americani, ma anche con altri sciiti. L’ultima volta è stato un anno fa, quando egli ordinò ai suoi uomini sei mesi di cessazione delle ostilità.
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