Al Qaeda cambia: non attentati, ma attacchi a stranieri
Riyadh (AsiaNews) I recenti attacchi terroristici contro stranieri interrogano gli analisti sull'azione e la struttura di Al Qaeda in Arabia Saudita. Nel video dell'ostaggio americano Paul Johnson, Abdel Aziz al-Muqrin si è presentato come il capo di Al Qaeda nel regno saudita. Al-Muqrin avrebbe sostituito Khaled Ali al-Haj, uno yemenita ucciso a marzo in uno scontro con la polizia saudita.
Proprio al-Muqrin, secondo Peter Zeihan, analista di Stratfor, sarebbe l'artefice della nuova strategia di Al Qaeda nel paese. Un cambiamento che segue gli attacchi suicidi in Arabia, ultimo dei quali quello di alMuhaya dello scorso 8 novembre, che ha fatto 17 morti e 122 feriti, in gran parte civili sauditi. Ne è seguita una forte indignazione in tutto il mondo arabo, che ha spinto Al Qaeda ha rivedere la tattica degli attentati suicidi.
Per avere il sostegno, o almeno la neutralità dell'opinione pubblica saudita, Al Qaeda ha deciso di attaccare solo gli stranieri - che nel paese sono circa 6 milioni -, poco protetti dal governo e non integrati nella società saudita. Questa tattica si è manifestata nell'attacco di al-Khobar del 31 maggio scorso, quando terroristi di Al Qaeda hanno attaccato un compound di stranieri uccidendo 22 persone (dei quali 19 erano stranieri).
Al Qaeda sempre secondo Zeihan attacca gli stranieri e in particolare gli occidentali, e non i sauditi, perchè vuole salvaguardarsi la legittimità di occupare, una volta scacciata la famiglia dei Saud, i giacimenti petroliferi. Il suo lo scopo è di chiudere i rubinetti dell'economia occidentale.
Gli attacchi terroristici, sempre secondo Zeihan, incidono già oggi 8 dollari a barile sul costo del petrolio. (LF)