Aiuti al Pakistan, primo impegno della neonata Charis di Singapore
di Jeremy Lim
Agli alluvionati del Pakistan invia 50 mila dollari Usa; 800 filtri per l’acqua; 10 mila coperte. Agisce come “ il Buon samaritano”.
Singapore (AsiaNews) – Appena nata, un’organizzazione umanitaria della Chiesa cattolica ha già lanciato il suo primo progetto: aiuti di emergenza per le vittime delle alluvioni in Pakistan.
Charis (Caritas Humanitarian Aid Relief Initiatives Singapore) è un’organizzazione –ombrello che raccoglie tutto l’impegno umanitario della Chiesa cattolica all’estero ed è stata inaugurata lo scorso 20 agosto da mons. Nicholas Chia, arcivescovo della città.
“Credo – ha detto il prelato – che come Chiesa di Singapore possiamo fare molto di più per aiutare i nostri vicini negli altri Paesi. Come Gesù ha detto nella parabola, andiamo e facciamo allo stesso modo del Buon samaritano”.
Charis si propone di rispondere a disastri e a bisogni umanitari, come segno dell’impegno missionario nella società. Raccoglierà fondi, aiuti sanitari, volontari per progetti a breve scadenza e a lungo termine.
Il direttore esecutivo di Charis, Stephen Phoon, ha dichiarato che per gli aiuti al Pakistan, essi invieranno 50 mila dollari Usa, 800 filtri per l’acqua e 10 mila coperte.
Nella città-stato, la Charis vuole essere un punto di riferimento e di comunicazione per reclutare e addestrare i volontari per prepararli a viaggi umanitari all’estero. Finora vi hanno aderito 14 organizzazioni cattoliche.
Charis sostituisce l’Archdiocesan Crisis Coordination Team, che operava anch’esso all’estero, ma con scopi molto più limitati. La Charis è parte della Caritas Singapore.
“Charis – ha detto il presidente Willie Cheng – è il braccio internazionale della Caritas di Singapore; quest’ultima è invece impegnata nella missione sociale qui a Singapore”.
Il nome “Charis” significa “grazia” in greco. Il suo sito: www.charis-singapore.org.
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