Aggredito a colpi di pistola il preside di una scuola cattolica
Mumbai (AsiaNews) – Ora è fuori pericolo, ma ha rischiato molto il preside di una scuola elementare cattolica nella zona sud di Delhi, che ieri pomeriggio è stato aggredito a colpi di pistola nel suo ufficio. Secondo la polizia si tratta di tentata rapina, movente escluso invece dall’arcidiocesi della capitale, da dove arrivano voci preoccupate che chiedono di fare chiarezza sull’accaduto.
P. George Philip, 35 anni, guida la St. Vincent Palloti Primary School, a Sangam Vihar. Secondo le testimonianza del personale scolastico presente al momento dell’accaduto, due giovani erano venuti in tarda mattinata chiedendo del preside; uno dei due si era già presentato il giorno precedente per avere informazioni sulle modalità di ammissione alla scuola e lo stesso p. George gli aveva suggerito di venire successivamente anche con il figlio. Visto che il sacerdote era assente, i due sono tornati nel pomeriggio: gli uffici erano chiusi, ma p. George li ha accolti comunque, ha dato loro i moduli di iscrizione e li ha fatti sedere. A questo punto uno dei due ha estratto una pistola di fabbricazione indiana e ha sparato; su tre colpi solo uno ha raggiunto il sacerdote, ferendolo sul lato sinistro del petto. I due aggressori sono poi fuggiti, mentre lo staff della St. Vincent si apprestava a portare soccorso al preside e chiamare la polizia. Al momento p. George è ricoverato al Batra Hospital; i medici hanno estratto il proiettile e assicurano che l’uomo è fuori pericolo.
Dalle prime indagini la polizia ritiene si tratti di un tentativo di derubare il preside del suo telefono cellulare e si è messa sulle tracce dei responsabili. Ma la pista del furto mancato non convince il personale ecclesiastico. P. Dominic Emmanuel SVD, portavoce dell’arcidiocesi di Delhi, definisce “semplicistica” la ricostruzione degli agenti e ad AsiaNews esprime le sue perplessità: “Per quale motivo qualcuno che vuole rubare un cellulare porta una pistola all’interno di un istituto scolastico? E per di più spara tre colpi contro la vittima? Uno dei due aggressori, inoltre, si era già presentato in precedenza, non è un caso…”. In un primo momento l’arcidiocesi ha pensato al fondamentalismo indù, “ma per ora è un’ipotesi scartata”, dice p. Emmanuel. “Ad ogni modo – conclude – c’è motivo di essere preoccupati: i criminali sono arrivati armati e con l’intento di colpire p. George, anche se ancora non è chiaro il perché”.
26/04/2019 10:58