Aereo si schianta su autostrada in Russia. 44 vittime. Otto sopravvissuti
Un Tu 134 della compagnia RusAir si è schiantato a terra e ha preso fuoco dopo che il pilota ha tentato un atterraggio di emergenza su un autostrada in Carelia, quasi al confine con la Finlandia. Ignote le cause del disastro.
Mosca (AsiaNews/Agenzie) - E' di 44 morti e otto sopravvissuti il bilancio dell'incidente aereo avvenuto la scorsa notte in Russia. Un Tupolev 134 della compagnia RusAir si è schiantato al suolo e ha preso fuoco dopo aver cercato di effettuare una manovra di atterraggio di emergenza su un'autostrada ad un chilometro di distanza dall'aeroporto di Petrozavodsk, sua destinazione, nella repubblica russa della Carelia, vicino al confine con la Finlandia.
L’aereo aveva lasciato l’aeroporto di Mosca alle 22.30 (ora locale). Fra i sopravvissuti vi sarebbero un bambino di dieci anni Anton Terekhin, la sorella di 17 e un’assistente di volo. Tutti sono in condizioni critiche per le forti ustioni. Fra i morti vi sarebbe un cittadino svedese. L'aereo era partito da Mosca diretto a Petrozavodsk. Non è chiaro cosa abbia provocato l'incidente, accaduto in condizioni meteo sfavorevoli, con pioggia e una fitta nebbia.
Il pilota ha perso il contatto con la torre di controllo alle 23.40 (ora locale) e ha sfiorato le case prima di tranciare una linea elettrica e schiantarsi sull'autostrada. La RusAir è una compagnia privata basata a Mosca, specializzata in voli charter nella Russia occidentale ed in Europa orientale. Quattro stranieri fra le vittime: uno svedese, un olandese e due ucraini.
Le scatole nere sono state ritrovate. Tra le possibili cause sono stati citati le condizioni meteorologiche avverse oppure il mancato funzionamento del sistema di orientamento da terra per le manovre di atterraggio. Al momento dell'impatto sulla zona insisteva una fitta nebbia e pioveva a dirotto. Tutto cio' non spiega come mai il pilota si sia diretto verso l'autostrada anziche' sull'aeroporto, dove peraltro le luci di segnalazione che delimitano le piste non erano accese.
L’aereo aveva lasciato l’aeroporto di Mosca alle 22.30 (ora locale). Fra i sopravvissuti vi sarebbero un bambino di dieci anni Anton Terekhin, la sorella di 17 e un’assistente di volo. Tutti sono in condizioni critiche per le forti ustioni. Fra i morti vi sarebbe un cittadino svedese. L'aereo era partito da Mosca diretto a Petrozavodsk. Non è chiaro cosa abbia provocato l'incidente, accaduto in condizioni meteo sfavorevoli, con pioggia e una fitta nebbia.
Il pilota ha perso il contatto con la torre di controllo alle 23.40 (ora locale) e ha sfiorato le case prima di tranciare una linea elettrica e schiantarsi sull'autostrada. La RusAir è una compagnia privata basata a Mosca, specializzata in voli charter nella Russia occidentale ed in Europa orientale. Quattro stranieri fra le vittime: uno svedese, un olandese e due ucraini.
Le scatole nere sono state ritrovate. Tra le possibili cause sono stati citati le condizioni meteorologiche avverse oppure il mancato funzionamento del sistema di orientamento da terra per le manovre di atterraggio. Al momento dell'impatto sulla zona insisteva una fitta nebbia e pioveva a dirotto. Tutto cio' non spiega come mai il pilota si sia diretto verso l'autostrada anziche' sull'aeroporto, dove peraltro le luci di segnalazione che delimitano le piste non erano accese.
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