Adolescente frustata a morte in Bangladesh: quattro arresti per omicidio
Dakha (AsiaNews) – Quattro uomini, fra cui un imam, sono stati arrestati per l’assassinio di una ragazzina di 15 anni, Hena Begum, e si sta indagando sul ruolo di altre 12 persone. L’adolescente è morta per emorragia dopo aver ricevuto circa 200 colpi di frusta; era accusata ingiustamente di aver avuto una storia extra-matrimoniale con un suo cugino, sposato, Mahbub Khan, che in realtà l’ha violentata. Fonti locali di AsiaNews affermano che il caso di Hena è emblematico di un fenomeno diffuso: ci sono molti casi del genere nel Paese, che di rado vengono alla luce.
Anche il caso di Hena sarebbe rimasto coperto. Hena è stata giudicata da un “tribunale” locale di un villaggio e condannata alla pena – illegale, secondo le leggi dello Stato – della fustigazione, in base alla Shari’a, la legge islamica, per una colpa che non aveva commesso. La punizione è stata eseguita con un “gancha” , un pezzo di tessuto ruvido imbevuto d’acqua e usato come frusta. La sua morte è stata certificata come “naturale” da una relazione medica, che affermava che il corpo non presentava segni di violenza.
“E’ un caso molto diffuso negli ambienti rurali e nelle fasce più povere della società”, dicono le fonti di AsiaNews. “Connivenza all’interno del villaggio per coprire i più potenti e colpire i più deboli, e poi corruzione: il certificato medico affermava il falso perché è stato pagato. Un fenomeno legato inoltre al bigottismo, perché l’imam locale ha emanato una fatwa contro la ragazzina. Di giustizia non c’è nulla, in questa storia”.
La notizia, pubblicata da un giornale, ha provocato un’ondata di indignazione verso i responsabili locali della polizia; è stata ordinata una riesumazione del corpo, e un esame medico nella capitale. I medici dell’ospedale di Dhaka hanno trovato “ferite multiple” sul corpo; ed è intervenuta la magistratura. “Questo è un fenomeno sommerso, frequente, ma di cui non esistono statistiche”, dicono le fonti di AsiaNews. “La speranza è che questo episodio obblighi le autorità ad andare a fondo della questione a livello nazionale”.
24/06/2004