Addio a Szeto Wah, “spina nel fianco” del regime cinese
Nel Territorio, terreno di prova per le libertà civili e per le riforme democratiche da applicare nella Cina continentale, Wah ha organizzato per anni la veglia di preghiera per le vittime del massacro di piazza Tiananmen. È nota la sua battaglia per la riabilitazione degli studenti e degli operai massacrati per le strade della piazza di Pechino, che il governo ha sempre definito “contro-rivoluzionari”.
Lee Cheuk-yan, sindacalista di spicco di Hong Kong e compagno di battaglie del defunto, dice: “Il Partito democratico ha intenzione di organizzare una veglia di memoria nel Victoria Park per Szeto Wah, in modo da consentire a chiunque di ricordarlo. Per i funerali attendiamo Wuer Kaixi e Wang Dan, due dei leader di Tiananmen, che vogliono venire a rendergli omaggio. Spero che il governo di Pechino metta da parte le considerazioni politiche e permetta loro di venire: se il governo di Hong Kong rispettava il defunto, lo dovrebbe fare anche la Cina”.
Nonostante la debilitante chemioterapia, nell’ultimo anno lo “zio Wah” ha continuato a manifestare per la democrazia: negli ultimi tempi aveva chiesto con forza la liberazione del Premio Nobel per la pace, Liu Xiaobo, incarcerato dal governo cinese per la sua richiesta di democrazia. Insegnante, Wah ha iniziato la propria carriera politica organizzando uno dei maggiori sindacati dei professori di Hong Kong.
Subito dopo, insieme ad altre figure di spicco del movimento democratico, ha creato l’Alleanza per il sostegno dei movimenti democratici in Cina, che ha guidato fino alla morte. Membro centrale del Partito democratico, è stato deputato presso l’Assemblea di Hong Kong per quasi 20 anni.
Wang Dan, dissidente cinese in esilio, lo ha definito “una luce guida nella lotta per la preservazione del movimento democratico cinese, da consegnare alle generazioni future”.
Il reverendo Chu Yiu-ming, che ha lavorato con lui sin dal massacro di Tiananmen, ha dichiarato: “Le sue ultime parole sono state rivolte a Hong Kong: ha chiesto di vendicare i morti del 4 giugno e ci ha spronati a continuare la nostra lotta”.
La sua morte è stata commemorata persino dal Capo dell’Esecutivo di Hong Kong (vicino al governo di Pechino) Donald Tsang, che ha dichiarato: “Lo sviluppo democratico del Territorio è rimasto un argomento vicino al suo cuore anche nel corso della sua battaglia contro il cancro. Instancabile nella tutela dei suoi ideali, Szeto si è guadagnato il rispetto di tutta la comunità. Ci mancherà”.