Aceh, ucciso terrorista implicato nella decapitazione di 3 studentesse cristiane
di Mathias Hariyadi
Enal Tao, 38 anni, era in cima alla lista dei ricercati del Paese. Egli avrebbe favorito il reclutamento e l’addestramento di estremisti indonesiani nel sud delle Filippine. La polizia ha arrestato altri quattro terroristi a Banda Aceh. Sequestrati documenti e computer contenenti informazioni sulle attività del gruppo.
Jakarta (AsiaNews) – I reparti speciali dell’antiterrorismo indonesiano hanno ucciso Enal Tao, 38 anni, conosciuto anche con i soprannomi di Zaenal e Ridwan, in cima alla lista dei criminali più pericolosi del Paese. Fonti della polizia di Aceh sospettano il coinvolgimento dell’uomo nella decapitazione di tre studentesse cristiane, avvenuto il 29 ottobre 2005 a Poso, nella provincia delle Sulawesi centrali.
Il raid è avvenuto la scorsa notte nell’area residenziale di Cot Iri, nella reggenza di Aceh Besar, distante circa 70 km da Banda Aceh, capoluogo della provincia di Aceh. L’uomo era nascosto in un rifugio, preso d’assalto dalle forze di polizia da tempo sulle sue tracce. La morte di Enal Tao segue di due giorni la cattura di sei sospetti terroristi, coinvolti negli attentati all’Ambasciata australiana del 2004 e nell’attacco al J.W. Marriot hotel del 2007. L’ispettore generale Edward Aritonang, portavoce della polizia, conferma che uno dei fermati – Bayu Sena – era la “mente” che orchestrava un attentato alla residenza privata del presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono.
Il 29 ottobre 2005 Theresia Morangke, 15 anni, Alfita Poliwo e Yarni Sambe, entrambe 17enni, camminavano verso casa quando sono state aggredite e decapitate con un machete nella zona di Gebang Rejo a Poso. Due delle loro teste sono state rinvenute vicino ad una stazione di polizia e la terza è stata lasciata davanti a una chiesa. Una quarta ragazza, Noviana Malewa, si è salvata riportando profonde ferite alla nuca e al viso (nella foto). All’epoca il caso fece molto scalpore, scuotendo l’opinione pubblica indonesiana e internazionale. Il presidente Susilo Bambang Yudhoyono ha condannato il triplice omicidio, che Benedetto XVI, da parte sua, ha definito un “barbaro assassinio”.
L’inchiesta ha stabilito che dietro l’assalto vi era un gruppo di estremisti islamici, guidati da Hassanudin (alias Hasan o Slamet Raharjo), oggi in carcere insieme ad altre tre persone con condanne che variano fra i 14 e i 20 anni. Enal Tao era uno dei componenti della banda estremista protagonista del massacro; egli avrebbe anche favorito il reclutamento e l’addestramento di fondamentalisti islamici indonesiani a Mindanao, nel sud delle Filippine.
Sempre la scorsa notte, la polizia ha catturato altri quattro sospetti terroristi nascosti in un negozio nel sotto-distretto di Beurawe, a Banda Aceh. Gli agenti hanno sequestrato un computer e importanti documenti riconducibili alle attività del gruppo. Una fonte locale della polizia spiega che i fermati sono “implicati in attività di addestramento di tipo paramilitare”.
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