Accordo tra Hamas e Fatah per il governo di unità nazionale
Gaza (AsiaNews/Agenzie) E' stato raggiunto un accordo per il programma del futuro governo palestinese di unità nazionale. L'annuncio è stato dato dal presidente dell'Autorità nazionale palestinese (ANP), Mahmoud Abbas, e confermato dal primo ministro Ismail Haniyeh. L'accordo, che conterrebbe anche un implicito riconoscimento di Israele, dovrebbe vedere insieme Hamas e Fatah, rendendo così possibile superare l'embargo internazionale imposto alla Palestina da Europa e Usa dopo la vittoria elettorale di Hamas del 28 gennaio.
Ma se i radicali di Hamas sono stati costretti dalla pressione internazionale e dalla crisi economica ad accettare di fare il governo insieme con i "moderati" di Fatah, fin da oggi hanno rivendicato, attraverso il portavoce Sami Abou Zouhri, la guida anche del prossimo esecutivo, chiedendo la conferma di Haniyeh a primo ministro.
L'annuncio è stato dato a Gaza City, la roccaforte di Hamas, dove Abbas si è recato ieri.
Un peso decisivo sulla decisione di Hamas l'ha avuta la crisi economica nella quale è precipitata la regione, a causa dell'embargo. Impossibilitato, da sei mesi, di pagare gli stipendi degli oltre 100mila dipendenti pubblici, il governo si è trovato a fronteggiare una serie di scioperi che hanno impedito l'apertura delle scuole, fermato la raccolta della spazzatura e che, da ultimo, hanno visto gli uomini della sicurezza unirsi alla protesta.
Nell'ambito dell'accordo, infine, Hamas dovrebbe riconoscere indirettamente Israele. Il passo, che era richiesto per la sospensione del boicottaggio economico, verrà compiuto in sede di accordo per il futuro governo, attraverso l'adozione dell'iniziativa di pace araba, secondo quanto sostengono alcuni esponenti del movimento, citati dal sito di Haaretz. Secondo la stessa fonte, esponenti di Fatah sostengono che la via per l'accordo è stato la disponibilità di Hamas ad accettare le risoluzioni Onu sul Medio oriente e le decisioni dei passati summit della Lega araba, compresa la "Iniziativa saudita" per una normalizzazione dei rapporti con Israele quando saranno stati restituiti i territori occupati.