Accordo Hamas-Israele per liberare Gilad Shalit in cambio di 1027 palestinesi
Il governo israeliano ha approvato ieri l’esito della trattativa, mediata da Egitto e Germania. Nei prossimi giorni il soldato e un primo gruppo di detenuti nelle carceri israeliane, fra cui 27 donne, saranno rilasciati. Gli analisti sottolineano la vittoria politica di Hamas.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per la liberazione del sergente Gilad Shalit, il soldato israeliano catturato cinque anni fa da militanti palestinesi. Il Primo ministro israeliano Netanyahu ha dichiarato che l’accordo è stato raggiunto al termine di trattative difficili, e che il militare tornerà alla sua famiglia nei prossimi giorni. Shalit è stato catturato in un raid nel 2006. Israele in cambio della liberazione rilascerà 1027 detenuti nelle prigioni israeliane, fra cui 27 donne. Ma parecchi prigionieri palestinesi di alto profilo sono stati esclusi dall’accordo. Il governo israeliano ha approvato il risultato delle trattative a grande maggioranza (26 a favore e tre contro) al termine di un dibattito molto acceso durato tre ore.
Un primo gruppo di 450 tra i quali 280 condannati all'ergastolo saranno liberati nei prossimi giorni. Centodieci detenuti (55 appartenenti ad Hamas e il resto a Fatah e ad altri gruppi) potranno fare ritorno nelle loro case in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Altri 131 detenuti, molti dei quali membri di Hamas e residenti a Gaza, saranno rilasciati a Gaza; 203 detenuti saranno invece espulsi dalla Cisgiordania: 40 andranno all'estero, gli altri nella striscia di Gaza. Inoltre, sei detenuti arabo-israeliani, che hanno trascorso un lungo periodo in carcere, saranno rilasciati e torneranno nelle loro case. L'accordo prevede anche la scarcerazione di 27 detenute: le terroriste Ahlam Tamimi e Amna Muna saranno espulse, mentre le altre 25 detenute potranno fare ritorno nelle proprie abitazioni. Nei prossimi due mesi verrano scarcerati poi altri 550 detenuti palestinesi, scelti da Israele.
Il capo dello Shin Bet, Yoram Cohen, ha detto ai giornalisti che esponenti di primo piano di Hamas, il cui rilascio era stato espressamente richiesto dal gruppo palestinese, tra cui Abdullah Barghouti, Ibrahim Hamed e Abbas Sayed, non saranno scarcerati. Rimarranno in prigione anche Ahmed Saadat, segretario generale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, e Marwan Barghouti, leader carismatico di al Fatah condannato a cinque ergastoli. Ci sono circa cinquemila palestinesi nelle carceri israeliane.
Secondo gli analisti da un punto di vista politico l’accordo, mediato da Egitto e Germania, segna una vittoria per Hamas. Nei mesi scorsi la popolarità del leader dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas è cresciuta grazie alla richiesta di riconoscimento dello Stato palestinese alle Nazioni unite. La liberazione di 1027 prigionieri grazie allo scambio con un soldato israeliano catturato in un’azione di guerra rilancia l’opzione di Hamas di resistenza armata. Nello stesso tempo evidenzia la divisione esistente all’interno del fronte palestinese, elemento certo non sgradito ai falchi israeliani, e, indebolendo il ruolo politico di Abbas, rende più difficile il raggiungimento di un accordo di pace.
Un primo gruppo di 450 tra i quali 280 condannati all'ergastolo saranno liberati nei prossimi giorni. Centodieci detenuti (55 appartenenti ad Hamas e il resto a Fatah e ad altri gruppi) potranno fare ritorno nelle loro case in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Altri 131 detenuti, molti dei quali membri di Hamas e residenti a Gaza, saranno rilasciati a Gaza; 203 detenuti saranno invece espulsi dalla Cisgiordania: 40 andranno all'estero, gli altri nella striscia di Gaza. Inoltre, sei detenuti arabo-israeliani, che hanno trascorso un lungo periodo in carcere, saranno rilasciati e torneranno nelle loro case. L'accordo prevede anche la scarcerazione di 27 detenute: le terroriste Ahlam Tamimi e Amna Muna saranno espulse, mentre le altre 25 detenute potranno fare ritorno nelle proprie abitazioni. Nei prossimi due mesi verrano scarcerati poi altri 550 detenuti palestinesi, scelti da Israele.
Il capo dello Shin Bet, Yoram Cohen, ha detto ai giornalisti che esponenti di primo piano di Hamas, il cui rilascio era stato espressamente richiesto dal gruppo palestinese, tra cui Abdullah Barghouti, Ibrahim Hamed e Abbas Sayed, non saranno scarcerati. Rimarranno in prigione anche Ahmed Saadat, segretario generale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, e Marwan Barghouti, leader carismatico di al Fatah condannato a cinque ergastoli. Ci sono circa cinquemila palestinesi nelle carceri israeliane.
Secondo gli analisti da un punto di vista politico l’accordo, mediato da Egitto e Germania, segna una vittoria per Hamas. Nei mesi scorsi la popolarità del leader dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas è cresciuta grazie alla richiesta di riconoscimento dello Stato palestinese alle Nazioni unite. La liberazione di 1027 prigionieri grazie allo scambio con un soldato israeliano catturato in un’azione di guerra rilancia l’opzione di Hamas di resistenza armata. Nello stesso tempo evidenzia la divisione esistente all’interno del fronte palestinese, elemento certo non sgradito ai falchi israeliani, e, indebolendo il ruolo politico di Abbas, rende più difficile il raggiungimento di un accordo di pace.
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