Abdallah di Giordania: Non svuotate Gerusalemme della sua popolazione cristiana
Amman (AsiaNews/ Agenzie) C'è il grande pericolo di "svuotare Gerusalemme dei suoi abitanti cristiani e arabi a causa di un'emigrazione crescente". Lo ha detto il re Abdallah II di Giordania ad un incontro ieri pomeriggio con 20 vescovi europei ed americani. I vescovi fanno parte del Gruppo di Coordinamento delle conferenze episcopali a sostegno della Terra Santa, preoccupati anch'essi della situazione dei cristiani in Giordania, Israele e Palestina.
Il re ha invitato le chiese occidentali a "incoraggiare gli abitanti arabi cristiani a rimanere nella Città santa perché essa custodisca la sua autenticità e identità". Il re ha pure chiesto maggiore "coordinazione e collaborazione fra le Chiese in Giordania e in Terra Santa con le chiese occidentali, in particolare con la Chiesa cattolica" per affrontare "le sfide della pace in Terra Santa".
Gerusalemme, ha precisato il monarca hashemita, è "la città della speranza e della pace" per tutti i fedeli delle tre religioni monoteiste.
Secondo statistiche ufficiali, la popolazione cristiana di Gerusalemme è di 14700 persone. Fonti francescane in Terra Santa affermano che tra il 1840 e il 2002 la popolazione cristiana di Gerusalemme è scesa dal 25% al 2%. Nello stesso periodo la popolazione ebraica è cresciuta da 4000 a 400 mila grazie all'immigrazione, mentre la popolazione musulmana è passata da 4600 a 143.000 grazie a un alto tasso di natalità. L'insicurezza del futuro, la nuova Intifada e le pressioni demografiche e politiche dello stato israeliano sono fra le cause dell'emigrazione.
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