A Seoul la collaborazione con Pyongyang divide governo e opposizione
Seoul (AsiaNews) - Moon Hee-sang, presidente del partito al governo "Uri", ha dichiarato oggi l'intenzione di organizzare nel più breve tempo possibile un secondo summit far i governi di Seoul e Pyongyang. "Come presidente del partito al governo ha dichiarato è mio dovere prendere in mano la situazione in questo momento chiave, nel quale si decide il futuro di 70 milioni di coreani".
In un discorso all'Assemblea nazionale ha sottolineato che "per garantire la pace nella penisola è necessaria una collaborazione fra i leader dei 2 Paesi ed i rispettivi governi". "Abbiamo già firmato a settembre un memorandum d'intesa con il partito comunista cinese - ha continuato Moon - . Ora è il momento di collaborare con Pyongyang per creare un clima di fiducia e muoversi verso pace e prosperità. Per raggiungere questi obiettivi sono disposto a recarmi di persona in visita nella Corea del Nord". Ha infine concluso che è anche molto importante proseguire la strada dei colloqui inter-parlamentari.
L'iniziativa di Moon è stata subito criticata dal principale partito d'opposizione, il "Grande partito nazionale" (Gpn). Chun Yu-ok, leader del partito, ha detto che prima di chiedere a Pyongyang un summit sarebbe stato opportuno ottenere l'approvazione dell'agenda degli incontri. Ha poi dichiarato che "Moon non vuole l'unità con il popolo sud coreano, ma con il leader della Corea del Nord Kim Jong-il ed il suo partito".
Un'altra proposta del leader del partito di governo, cioè la formazione di un comitato interpartitico ad hoc per cambiare il sistema elettorale e la polarizzazione economica in Corea, è stata criticata in modo forte dal Gpn. Secondo il partito d'opposizione infatti le esigenze primarie sono il rilancio dell'economia e la diminuzione delle tasse.
"Si prevede che le entrate da imposte ha replicato Moon subiranno una diminuzione di 4,6 miliardi. Se tagliamo le tasse come pensiamo di supportare le 1,5 milioni di persone bisognose d'aiuto? Dobbiamo provvedere a circa 210 mila bambini denutriti ed a 60 mila anziani che hanno bisogno d'aiuto. È spiacevole che il Gpn non offra soluzioni per ridurre le spese ma chieda soltanto un taglio delle imposte".