A Phan Thiet conquistato maggior rispetto per i diritti dei cattolici
di JB. VU
La diocesi vietnamita ha combattuto per veder riconosciuti i diritti secondo quanto prescrive la legge vietnamita.
Phan Thiet (AsiaNews) - Superando molte difficoltà, la Chiesa di Phan Thiet, in Vietnam, è riuscita ad ottenere dal governo la possibilità non solo di vivere “all’interno” secondo la sua fede, ma anche di “vivere e lavorare nella società per essere testimoni di Gesù”. Lo sottolinea il vescovo Paul Nguyen Thanh Hoan che, parlando con AsiaNews, ha raccontato i progressi della Chiesa in Vietnam, nella sua lotta per ottenere il riconoscimento dei diritti dei cattolici, secondo quanto prevede la legge. La diocesi di Phan Thiet si trova nel nordest del Paese, nella provincia di Binh Thuan, a 198 chilometri da Saigon. Su una popolazione di 1.122.767 persone, i cattolici sono 147.000, con circa 100 sacerdoti, 33 fratelli e 199 suore. Ricca di vestigia culturali, tempi e torri del popolo Champ, la diocesi è stata creata nel 1970 da Paolo VI, che ne nominò vescovo mons. Paul Huynh Van Nghi. Il vescovo Nicolas Huynh Van Nghi, poi, si è battuto per i diritti dei cattolici, sulla base delle leggi del Vietnam. In quel periodo egli ha dovuto far fronte a numerose difficoltà frapposte dal governo. Molto motivato per i problemi dei poveri, dei bambini infelici e delle minoranze nelle aree rurali, con i suoi interventi è riuscito ad ottenere che il governo centrale concedesse almeno una parte dei diritti. L’attuale vescovo, Paul Nguyen Thanh Hoan, è anche il presidente del Comitato per l’azione sociale e pastorale della Conferenza episcopale. “Nel 2003 – racconta – il vescovo ha combattuto e chiesto al governo la restituzione del terreno per una chiesa. Recentemente le autorità locali ci hanno restituito 4mila metri quadrati per costruire un centro di formazione per le attività pastorali, sociali e di documentazione di parrocchiani, religiosi, sorelle e sacerdoti”. “Oggi – dice ancora il vescovo – seguendo le indicazioni del Santo Padre Benedetto XVI, pastori e fedeli centrano la loro azione sulla missione, i sacramenti e l’assistenza. Per svolgere il lavoro caritativo abbiamo bisogno di conoscenza e talenti. Così la diocesi ha progetti per lo sviluppo della comunità, per sostenere la costruzione di case di assistenza, per organizzare ostelli a buon mercato per i giovani, per aiutare i contadini ad allevare il bestiame”. “La mia famiglia – racconta la signora Diem Ly – sta incontrando grandi difficoltà a trovare lavoro e guadagnare. Noi siamo una delle 30 famiglie povere che vivono in parrocchia e offrono il loro lavoro”. “I padri e le suore – racconta il signor Tho - ci aiutano e lavorano con noi per le comunità poveree depresse. Un gruppo di minoranza stava oer essere estinto a causa della lebbra, ma i cattolici ci hanno salvati. Così, più di 300 persone di quel gruppo sono diventate cattoliche”.
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