27/01/2009, 00.00
VIETNAM
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A Hanoi l’insegnamento della sociologia religiosa serve a contrastare le fedi

di Ngoc Dung *
Docenti ed esperti, dipendenti governativi, parlano ed insegnano seguendo la linea dello Stato di promuovere l’ateismo ed opporsi al cattolicesimo ed alle altre religioni. L’80% dei vietnamiti ha una fede e gli atei l’1%. Ma l’1% controlla le religioni.
Da Lat (AsiaNews) - Intenzionalmente o no, la mancanza di conoscenza delle religioni ed il metodo di insegnamento della sociologia delle religioni si oppone al cattolicesimo ed alle altre fedi. Per decisione del governo comunista, fede e religione sono bisogni spirituali di una parte del popolo. I bisogni spirituali esistono ed esisteranno in Vietnam durante il processo di costruzione del socialismo. Per assicurare coerentemente politiche di rispetto e garanzia della libertà religiosa, ognuno può seguire o no una fede e fruire delle normali attività religiose nel rispetto della legge.
 
Ma, attraverso l’insegnamento della sociologia religiosa e le teorie dell’ateismo, docenti ed esperti, dipendenti governativi, parlano ed insegnano seguendo la linea dello Stato di opporsi al cattolicesimo ed alle altre religioni.
 
“Non capisco – dice Nguyen, studente alla facoltà di sociologia alla Open University di Ho Chi Minh City – perché il professore mi dice: ‘dopo la lezione non posso anche ricapitolarla per voi, dovete farlo da soli’. Così, io penso che la sociologia religiosa è insegnata da docenti che non capiscono abbastanza bene il cattolicesimo, né il buddismo o altre fedi. Non hanno mai creduto in Dio, credono solo nel materialismo, pilastro della società e nel denaro”.
 
Hoa, studentessa di sociologia all’università di Da Lat dice ad AsiaNews: “sono al primo anno di specializzazione in sociologia. Studiando le materie della specializzazione penso che sto studiano politica e che il mio professore insegna il punto di vista del governo. Chi ci insegna sociologia religiosa, inoltre, non capisce il cattolicesimo. Ci dice che la religione è una droga, che è “tam linh”, “un fantasma”, cosicché ‘non si può provare scientificamente l’esistenza di Dio’. Insegnanti come questo stanno facendo danni alla nostra generazione di giovani, creando discriminazione tra gli studenti cattolici e gli altri e con altre religioni”.
 
Attualmente il Vietnam ha 84 milioni di abitanti, l’80% dei quali ha una fede. I cattolici sono il 7% e gli atei l’1%. Ma l’1% controlla le religioni. Poi ci sono anche insegnanti, esperti, operatori sociali, medici che sono corrotti dalle autorità locali con “posizione e denaro”.
 
Suor Teresa, che studia sociologia alla Università nazionale di Hanoi, spiega ad AsiaNews che “l’obiettivo della sociologia religiosa è fornire i concetti base, introducendo alcune teorie, metodi di ricerca, eccetera. Essi invece chiedono agli studenti di approfondire i concetti fondamentali del marxismo per spiegare alcuni fenomeni religosi in Vietnam. Il mio professore è un ‘padre nazionale’, un veterano, che dipende dalla università statale. Come posso credegli quando ‘il padre’ critica sempre la Chiesa e difende il punto di vista ateo e comunista?”.
 
“Io – racconta padre P., operatore sociale di progetti di sviluppo in alcune comunità – lavoro con i poveri di alcune parrocchie dell’arcidiocesi di Saigon. Nello stesso campo ci sono altri gruppi di lavoro a Ho Chi Minh City appartenenti al Catholic Unity Committee of Viet Nam. Alcuni professori ed esperti sono sostenuti o assunti dalle autorità locali. Hanno l’“o du” dalle ‘organizzazioni locali di massa’ e ‘organizzazioni sociali straniere’ e hanno grandi rapporti con le strutture governative, come ‘Hoi Quan Den Voi Nhau’, un gruppo che svolge attività sociali e insegna secondo la loro ideologia. Avvicinano le persone, insegnano esperienze di lavoro sociale presentando i punti di vista sociologici sulla base del progetto delle autorità. Non sono andati in chiesa, non si sono confessati e non hanno ricevuto il Corpo di Cristo per 31 anni. Come possiamo credere loro, quando insegnano le menzogne delle autorità locali? Spero che potremo pregare insieme per trovare la fede in Dio, mostrando l’amore dei cattolici verso tutti, verso le altre religioni, aiutando la gente e le chiese locali a far fronte alle difficoltà nelle strutture sociali”.
 
Uno studente di sociologia alla Open University di Ho Chi Minh City racconta poi che “il giorno della decisione dell’orientamento scolastico, il capo della facoltà di sociologia ci ha assicurato che “dopo aver studiato qui e aver preso la laurea, potrete lavorare per agenzie governative, gruppi di studio, centri di ricerche sociali, centri governativi di indagine religiosa, come capi di uffici, organizzazioni di massa, i gruppi popolari, l’organizzazione della gioventù comunista, l’unione delle donne, i progetti di sviluppo o per compagnie di affari. Ma molti miei amici ed ex studenti dell’università dicono che la laurea in sociologia non ha grandi sbocchi e possibilità come quelli indicati e che non trovano lavoro. Debbono riqualificarsi da soli, continuare a studiare in un’altra facoltà e perdere molto tempo per altri studi”.
 
“Io – dice Hai, studente alla National University di Ho Chi Minh City – studio sociologia. Il punto centrale della specializzazione sono la filosofia di Marx-Lenin e le idee di Ho Chi Minh. La sociologia religiosa guarda al concetto di religione del governo, non è basata sulle scienze sociali. Molti dei professori non conoscono abbastanza e non capiscono bene il cattolicesimo e le altre religioni”.
 
Attraverso l’insegnamento della sociologia religiosa e le teorie dell’ateismo, docenti ed esperti sono dipendenti dello Stato, così parlano ed insegnano seguendo la linea dello Stato di opporsi al cattolicesimo ed alle altre religioni.
 
*Docente di sociologia
 
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