A Dubai crolla il turismo; Beirut torna agli splendori del passato
Nell’emirato meno 31%, rispetto al 2008. La capitale libanese, invece, registra una crescita del 62%. Crisi economia e recessione hanno colpito il settore dell’ospitalità: in Africa e Medio oriente calano occupazione, fatturato per camera e tariffa media giornaliera.
Dubai (AsiaNews/Agenzie) – A causa della crisi economica mondiale, nel 2009 gli hotel di Dubai hanno registrato il calo maggiore nelle presenze di tutta l’area mediorientale. La crescita più significativa, invece, si è vista a Beirut – la capitale libanese – che dopo anni di guerre e violenze sembra tornare agli splendori del passato.
Il dato emerge da una recente inchiesta condotta da STR Global, società di consulenze nel settore del turismo e dell’ospitalità alberghiera. Prendendo come riferimento il fatturato generato per camera disponibile (Revpar, ndr), gli hotel di Dubai registrano una caduta del 31% rispetto al 2008, con un valore per camera di 163 dollari. Il 19% del Prodotto interno lordo(Pil) dell’emirato proviene dal turismo; la crisi economica mondiale ha causato un crollo nel settore e l’emirato è fra i luoghi più colpiti.
Negli ultimi anni Beirut ha vissuto un periodo di relativa calma e stabilità, dopo decenni di conflitti e violenze. Una inversione di rotta che ha favorito la ripresa del turismo, in quella che un tempo era considerata la “Parigi del Medio oriente”. La capitale libanese ha registrato un balzo del 62% del Revpar, con un valore di 146 dollari.
L’inchiesta di STR Global mostra anche che – nel 2009 – il Medio oriente e l’Africa segnano un calo in tutte e tre i parametri utilizzati per valutare lo stato di salute del turismo: l’occupazione, il fatturato generato per camera disponibile e la tariffa media giornaliera (Adr). L’occupazione è calata dell’11% rispetto all’anno precedente, attestandosi al 62%; la tariffa media giornaliera è diminuita del 2,7%, per un valore di 154 dollari; il Revpar registra un meno 13%, attestandosi a 95,4 dollari.
Muscat, capitale dell’Oman, segna il calo più forte nel settore occupazionale legato al turismo, seguita a ruota da Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita. A dicembre Africa e Medio oriente hanno segnato un calo del 13% nel fatturato generato per camera disponibile, che è anche il più alto al mondo.
Elizabeth Randall, alto dirigente di STR Global, spiega che il passivo è dovuto al “ritardo con cui la crisi economica ha colpito i Paesi dell’area”. Di conseguenza, anche la ripresa “giunge con un margine di ritardo” rispetto a Europa, Stati Uniti e altre nazioni dell’Asia-Pacifico.
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