A Colonia il papa vuole incontrare ebrei e musulmani
La "strategia" di Benedetto XVI: condanna del terrorismo e dialogo con le religioni di Abramo. Telegramma per le vittime di Sharm el Sheikh.
Per il suo viaggio a Colonia, il papa Benedetto XVI ha voluto inserire un incontro con rappresentanti ebraici e uno con rappresentanti musulmani. Il direttore della Sala stampa vaticana, Joaquin Navarro Valls ha ricordato oggi che questi due incontri ''non erano
nella prima bozza di programma e che sono stati inseriti successivamente, quindi il Papa li ha voluti chiaramente''. Nell'attuale contesto di attacchi terroristici, ha rivelato Navarro, il pontefice ''già l'altro giorno ha detto che il
dialogo tra le tre religioni può essere un segnale molto forte e questo e' un elemento che connota da subito, in modo precoce, il suo pontificato''.
Ancora oggi, all'Angelus, il papa ha avuto parole piene di dolore per le vittime degli attentati terroristici in Egitto, Turchia, Iraq e Gran Bretagna.
Ieri, dopo l'attentato che ha colpito l'Egitto, card. Angelo Sodano, Segretario di stato, a nome del papa ha inviato un telegramma alle autorità civili ed ecclesiastiche egiziane esprimendo "condoglianze alle famiglie delle vittime" e condannando gli attacchi come "atti insensati".
Il telegramma dice: " Sua Santità Benedetto XVI è rimasto profondamente addolorato alla notizia dell'attacco terroristico a Sharm el Sheikh in Egitto ed esprime dal profondo del cuore le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. Condannando questi atti insensati, Sua Santità domanda a tutti di rinunciare alla strada della violenza, che causa così tante vittime nella popolazione civile, e di abbracciare la strada della pace. Pregando per il riposo eterno dei morti, egli invoca su tutti gli afflitti il conforto e la forza della benedizione dell'Altissimo".