A Colombo ancora attacchi alla libertà di stampa
di Melani Manel Perera
In Sri Lanka i giornalisti continuano ad essere nel mirino delle forze di sicurezza e delle intimidazioni delle autorità politiche. L’ultima aggressione contro un giornalista della Tv statale SLRC accende la protesta della categoria.
Colombo (AsiaNews) – Continua a deteriorare la situazione della libertà di stampa in Sri Lanka. Dopo le denunce di violenze contro i giornalisti nella ex Ceylon contenute nel rapporto 2007 del Dipartimento di Stato Usa sui diritti umani nel mondo, in pochi giorni è risultato chiaro che il preoccupante fenomeno non migliorerà con il 2008.
La categoria è sotto gli attacchi contemporanei delle forze di sicurezza statali - che la sospettano di complicità con i separatisti tamil - del governo - che preme per manipolare l’informazione sulla guerra civile a suo favore - e di bande di “ignoti aggressori” che irrompono nelle abitazioni dei reporter o li attaccano, impuniti, in luoghi pubblici. L’ultimo episodio ha come vittima il vicedirettore dell’emittente di Stato Sri Lanka Rupavahini Cooperation (SLRC): Anurasiri Hettige. L'uomo, che è anche leader sindacale, ha ricevuto diverse pugnalate mentre il 14 marzo a Colombo aspettava l’autobus che lo avrebbe portato a lavoro. Ora è fuori pericolo, ma il suo caso ha dato vita ad uno sciopero di protesta degli impiegati dell’emittente: da venerdì è stata decisa la sospensione di tutti i programmi, tranne i telegiornali, finché il presidente Mahinda Rajapakse non garantirà la fine delle intimidazioni contro la stampa e la persecuzione dei responsabili.
Il caso di Hettige - denunciano i colleghi - è il quinto dello stesso genere contro personale della SLRC. I sospetti cadano sul ministero del Lavoro retto da Mervyn Silva. Questi, a dicembre 2007, ha ordinato di perquisire gli studi dell’emittente dopo che il direttore dei notiziari aveva rifiutato di pubblicare un suo comunicato stampa sull’inaugurazione di un nuovo ponte nel Paese.
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