A Chongqing scontri tra oltre 10mila cittadini e la polizia
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Oltre 10 mila persone a Chongqing (Sichuan) si scontrano con la polizia dopo che gli ispettori municipali picchiano due venditori ambulanti di fiori, uno dei quali muore. E’ accaduto il 3 giugno ma le autorità hanno proibito qualsiasi diffusione della notizia, emersa solo ieri grazie a internet.
Zhang Yan, testimone oculare, racconta al quotidiano South China Morning Post che la coppia di venditori ambulanti, di circa 50 anni, si è data alla fuga quando ha visto gli ispettori. “Ma i funzionari – prosegue – li hanno inseguiti e percossi fino a lasciarli in una pozza di sangue”, alla presenza dei passanti e degli studenti di una scuola media. “Sono arrivati centinaia di poliziotti che hanno protetto gli ispettori” dalla folla. Allora i presenti hanno iniziato la protesta, cui si sono unite sempre più persone.
Zhou Dan, operaio tessile, dice che una scolara presente ha protestato per la violenza degli ispettori e la polizia l’ha colpita. Sia la scuola che la polizia hanno rifiutato conferme o commenti.
Gli scontri, tra i più gravi in città da anni, sono durati oltre 8 ore. La congestione del traffico ha anche impedito immediati soccorsi ai due ambulanti, che sono giunti in ospedale dopo 5 ore. L’uomo è morto il giorno dopo per una grave emorragia interna, mentre la moglie ha varie costole fratturate.
L’ispettore municipale è una figura creata negli anni ’90 per combattere la diffusa vendita ambulante illegale, ma molti di loro agiscono con violenza. Pochi giorni dopo questi fatti, a Zhengzhou oltre mille studenti si sono scontrati per ore con la polizia dopo che gli ispettori hanno spaccato i denti a una studentessa che per pagarsi gli studi faceva la venditrice ambulante.