05/12/2016, 18.08
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阿拉伯半岛宗座代牧:《爱的喜乐》、婚姻和家庭的美好同样适用于穆斯林

亨德尔蒙席表示教宗方济各的宗座劝谕不仅阐明了问题,也更采用“可以理解的”语言揭示了喜乐、接近“现实生活”的喜乐。劝谕指出了许多具体的建议,如怎样在家庭内“具体地爱”。许多价值观对穆斯林世界也是有效的,但担心强制改教以及混合婚姻仍然是交流的障碍

阿布达比(亚洲新闻)—《爱的喜乐》不仅突出强调了问题,更重要的是阐述了“基督信仰婚姻家庭的美好”。这一点,“对我们海湾地区的家庭是十分重要的”,包括穆斯林在内。因为这是必须用“容易理解的表达方式、接近现实生活的方式”予以处理的问题。这是宗座阿拉伯半岛南部宗座代牧保罗∙亨德尔主教就教宗方济各刚刚发表的主教会议后宗座劝喻《爱的喜乐》向亚洲新闻通讯社发表的评论。

            阿拉伯半岛南部宗座代牧区包括了阿拉伯联合酋长国、阿曼和也门。教宗方济各“早就指出了家庭中具体的爱的方式,例如在理解与爱的气氛中教育子女”。此外,移民问题也是“我们的现实问题”……。例如“地理上被迫分离、夫妇中一方或者双方的不忠而导致的家庭危机、家庭被迫远离了自己的文化背景”。

            阿拉伯联合酋长国76%的人是穆斯林信徒;天主教徒占9%,且绝大部分是来自非洲、亚洲国家的移民劳工,特别是巴基斯坦、孟加拉国、印度为主。劝谕中充分体现了许多“也适用于穆斯林世界”的教导。但是,亨德尔宗座代牧十分坦率地表示,“伊斯兰信徒很难接受,因为一旦十分明确地阐述基督信仰价值观时,便会矗立起防止强制改教的壁垒”。

            此外,还有混合婚姻的问题、“无效婚姻”——因为没有举行宗教仪式、“因工作原因”而离异的夫妇的牧灵援助支持。

            以下是亚洲新闻通讯社采访亨德尔宗座代牧的全文:

Mons. Hinder, che valore ha l’Amoris Laetitia per le famiglie cristiane del Golfo?

L’esortazione è molto importante per le nostre famiglie nel Golfo, perché tratta di tutti i problemi che devono affrontare in un linguaggio comprensibile e vicino alle realtà vissute, positive e negative. Per quanti operano nel campo della pastorale familiare, l’Amoris Laetitia sarà una miniera per accompagnare e stimolare le famiglie, come pure quanti si preparano al matrimonio. Papa Francesco dà molte indicazioni riguardo a come amare in concreto nelle famiglie, come educare i bambini in un clima di comprensione e amore. E nelle parti in cui parla di migrazione, esse riflettono la realtà delle nostre famiglie: famiglie separate geograficamente, famiglie in crisi a causa dell’infedeltà di uno o entrambi i partner, famiglie sradicate dal loro ambiente culturale, etc.

E in che misura essa abbraccia anche il mondo musulmano? 

Anche se è vero che molti valori valgono anche nel mondo musulmano, non credo che l’esortazione entrerà molto nella loro percezione. Quando i valori cristiani sono presentati in modo esplicito, vi è sempre la barriera formata dalla paura del proselitismo. E poi c’è la questione dei matrimoni misti, che in genere sconsigliamo per la semplice ragione che, di norma, la componente cattolica deve convertirsi all’islam (nel caso di un uomo) o è vittima di pressioni che spingono verso la conversione (se donna). I bambini per legge saranno dichiarati ed educati come musulmani. Se la parte dell’Amoris Laetitia che parla della libertà religiosa (AL 248) fosse veramente rispettata avremmo una nuova situazione. Per ora questo rimane un sogno per quasi tutti i Paesi musulmani.

Eccellenza, cosa comporta essere famiglia in una realtà di violenze (Yemen), o comunque in zone in cui i cristiani sono una piccola minoranza?

In una situazione di guerra e violenze è basilare che i membri della famiglia si sostengano a vicenda. Lo stesso vale andando oltre il singolo nucleo familiare: le famiglie sono chiamate ad aiutarsi e incoraggiarsi reciprocamente. Tutto ciò è ancor più importante quando uno o ambedue i genitori sono separati dai bambini, perché reclutati all’esercito o – più spesso – morti a causa della guerra. Molto spesso i legami familiari e/o tribali sono l’unica rete sociale che dà ancora una certa protezione e sicurezza. Questo vale per tutti, ma in particolare per le minoranze come i cristiani.

La Chiesa d’Arabia ha promosso iniziative particolari a favore della famiglia?

Conosciamo i “movimenti” che cercano di prendersi cura delle famiglie come Couples for Christ (maggiormente filippini), Marriage Encounter, Family Ministry, e altri. Stiamo anche sviluppando consulenze familiari e matrimoniali. Cerchiamo di coinvolgere al massimo i genitori nella catechesi dei bambini. Dove è necessario, sosteniamo le famiglie da un punto di vista economico e finanziario per l’educazione dei bambini. Stiamo continuamente migliorando la preparazione al matrimonio. Organizziamo anche dei seminari per la pianificazione familiare secondo le norme della Chiesa.

Quali sono i settori in cui è più urgente un intervento?

Fra i problemi più urgenti vi è la mancata validità dei matrimoni, perché celebrati solo a livello civile. Si tratta in gran parte di un problema culturale: in certe culture la celebrazione del matrimonio deve essere sontuosa. Molto spesso s’indebitano per il resto della vita matrimoniale a causa di questa pressione sociale. Per essere in regola in un Paese musulmano, dove la convivenza non è permessa, concludono il matrimonio civile spostando il matrimonio ecclesiastico in un secondo momento, per evitare le spese esorbitanti della festa. Cerchiamo di superare questo problema organizzando - dopo una preparazione solida - dei matrimoni religiosi semplici e a gruppi (mass weddings) per regolarizzare i matrimoni invalidi senza indebitare le persone.
Un altro campo è l’assistenza pastorale ai coniugi che sono separati dal loro partner a causa del lavoro. Molto spesso si trovano in una situazione ambigua, in cui cercano occasionalmente o stabilmente un compagno o una compagna per il tempo in cui stanno lontani della loro famiglia. Non di rado capita che matrimoni e famiglie si spezzino a causa di ciò. In certe culture, come per esempio in India, i matrimoni spesso sono (ancora) combinati dai genitori. Capita che gli sposi si incontrino la prima volta solo pochi giorni prima dello sposalizio. Dopo sono di nuovo separati per mesi o per tutto un anno. È evidente che in questi casi una famiglia non può crescere in modo sano e salutare, anche se il matrimonio è stato concluso in modo valido e regolare.

Emirati, Oman, Yemen sono nazioni ad alto tasso di immigrazione. Molti dei cristiani sono migranti economici provenienti dall’Asia. Quale messaggio dà loro l’esortazione apostolica?

L’Amoris Laetitia 46 ci lancia una sfida quando parla delle famiglie nella situazione di migrazione. Il capitolo IV (AL 89 – 164) sull’amore nel matrimonio è di gran valore per i rapporti tra i coniugi e i membri di tutta la famiglia. Per le nostre famiglie può servire come un vademecum per migliorare la qualità della vita familiare e per aprirsi verso gli altri, per non fare della famiglia una isola chiusa e che basta a se stessa. Infine, trovo importante che con papa Francesco possiamo vedere non solo i problemi, ma anche e soprattuto la bellezza del matrimonio e della famiglia cristiana.(DS)

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“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”